17 dar le inlrade, ma scuoderle loro. Soa signoria prima ringratiò ia Signoria et il Cornelio di quello havia ditto de lui, oferendosi sempre etc. ; poi di questo si provederia che quello è concluso avesse cfecto, et non si dubitasse, et quando ben le in-trade fosseno sta scosse, le faria restituir a chi le sono, dicendo parlasse a Philinger; e cussi li parloe. Qual messe ordine el dì seguente a bore 14, andando il Re a la messa, li parlasse di questo, ma non potò esser a l’hora dita esso Orator, e il Re mirò in Consejo, et siete fin mezo zoruo. Poi questa uiatina fo da Sua Maestà, et ringratiò quella per nome di la Signoria nostra, sicoine il clarissimo Cornelio havia referito, di Tamor Sua Maestà portava al Dominio nostro. Soa Maestà rispose era certissimo quello amava la Signoria nostra, oferendosi far per lei ; poi li disse che li soi capitani e ministri non voleano obedir eie., con dir li capitani non è là ; a questo Soa Maestà disse si provederia che obedirano, et desse uno memoria! al Gran canzelier, et si scriverla lelere al Consejo de Jspruch mandasse uno in Friul a far la execulion. Scrive, ricevete poi di 11 el 13 nostre in questa materia. So-licilerà la expedition, et domati di novo parlerà. Dii dito, di 24. Come atendeva aver le lelere in bona forma, come li disse il Philinger. Et scrive, per le altre di questo zorno: di novo si dice el conte di Naxon esser reirato con le zente, perchè francesi erano ingrossali ; el vien da questa Maestà per le poste a parlarli, poi tornerà in campo. Scrive, l’orator di Anglia, ozi quarto zorno parli per Anglia. Di Spagna, è teiere di 8. Toledo è venuto con questa Maestà in acordo, come ha fato le altre comunità, et lo episcopo di Zamora è stà preso da la duchessa di Nazara. Scrive, l’Imperador so-licita in li Consegii dove intra madama Margarita sua aineda, di la qual il Re fa molto conto, et ozi quarto zorno, esso Orator la visitoe, solo le letere di credenza, usandoli grate parole. Quella dimostrò haver gran piacer, et ringratiò la Signoria, oferendosi per il Dominio nostro. Etiam ha fato Poficio con monsignor di Brexa, e datoli le lelere creden-tial; si oferisse e ringralia. Dii dito, di 26. Come solicila la expedition di le letere eie. Et à auto, per le altre, come scrisse, quella lelera va al Viceré di Napoli, li mandi li processi di danizali nel diio Regno; qual manda. Item, a questa dete il memorial al Gran canzelier. Si scusa 7* ha gran da far, et expedirà eie. et li disse, non ha-vendo li nostri subditi le inlrade, la Signoria rete-I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXXI. 18 nirà di danari dia dar di beni di rebelli eie. El per favorir la materia, parloe ad Achiles Boromeo fo-raussito padoan et Antonio Bagaroto pur padoan, sono de lì, li quali andono a parlar a Philinger eie. Etiam haverà la lelera de la reslilulion di le robe di sier Mafìo Bernardo. Scrive, è zonto uno spa-gnol, questa Maestà mandò in Spagna, il qual partì a dì 13, riporta il regno di Navara tulio esser stà recupera per il re Cristianissimo, de uno loco in fuora chiamalo Maja, et più che ’1 campo francese è mirato in la Chastiglia per aver una terra di sito forte acosto di uno monte dilla lo Grugno, dove è dentro da fanti 3000, et che ’1 campo francese è grosso. Tamen, di quelle comunità erano adunale, el havia cavali 3000 et fanti 12 milia per venir a socorso di questa Maestà, et che ’I re di Pranza ha 20 milia fanti, et è in la Borgogna, el lan-zinech 4000 fa far quella Maestà. Et quel Francesco Socliingcm feva 1000 cavali et 2000 fatili, et cussi molli altri signori nominali in le letere, et in Borgogna fa 6000 fanti, et è parlili monsignor di la Rosa et monsignor de .... per far zelile. Etiam questa Maestà va avanti per dar sussidio al suo e-xercilo, et tutti quelli di la compagnia dii Toson si hanno oferto a la Cesarea Maestà trovi danari li prometerano pagarli, uhligando i loro Stali. Si-chè, scrive dito Orator, vede in quelle parte gran molo di arme. L’oralor dii re di Anglia partì, et poi l’altro slava in questa terra, over corte, et dia ritornar subito. Scrive, il re di Dacia non vien ina arma 12 nave in favor di questa Maestà a danno di Pranza ; per tanto avisa acciò le galle nostre di Fiandra non patissa eie. Di la cosa di Toledo è vero quella esser acordala, et lo episcopo di Zamora esser stà preso da la duchessa di Nazara. Item, scrive ha inteso questa Maestà fa far zelile nel conia di Tiruol. Dii dito, di 10. Come ha parlalo con uno suo amico, stà col eardenal Sedunense, e ha inteso diio cardenal andava da sguizari per far che ’1 Ducheto sia messo in Milan col favor di diti sguizari et di spagnoli è in reame, el che il Papa lasserà passar dilli ispani. Scrive, il nonlio dii Papa ozi l’ha visto mollo malcontento ; non si sa la causa. Di Franza, di sier Zuan Badoer dotor et cavalier orator nostro, date in .... a dì 29 Zugno. Come havia auto nostre con li capitoli conclusi per l’oralor Cornelio con la Cesarea Maestà. Fo dal Re, qual va vagando per quelli contorni ai so soliti piaceri di caza, et li comunicò dite letere. Sua Maestà disse era certissimo di la fede de la Si- 2 MDXXJ, LUGLIO.