MDXXi, SETTEMBRE. 370 a dì 5, hore una. Come cri a liore 18 scrisse, le cosse di Parma passano bene; i nimici baleno, ma loro hanno ben reparato, nè slima assalto li possi esser dato. Scrive, diman si leverano et anderano al campo in uno alozamento dito Zibel, mia 7 più in là, qual è più forte di questo. Li sguizari è reslà in Cremona, et che aspeterano li nostri grisoni. Scrive, li sguizari, che vien ozi, è zonti a Milan, et ne l’andar farà passar francesi mescolali con li nostri. F.t scrive presto ne aviserà cose che ne piacerano eie. Noto. In letere di Provedadori zencrali, di 5, hore 24. Par si habino doleslo con il Governador che li nostri condutiori non è chiamà in li consulti, hessendo di qui el signor Janus, Zuan Paulo Man-fron e altri ; e però voleno consultar con li nostri, e francesi consullerano con li soi. Et par che dito Go-vernator parlasse con Lutrech di questo, e disse è raxon, e de ccetero che chiamerano a consultar, nè si farà cosa senza consulto. Dii duca di Ferara al suo orator qui, date a dì 4 in Ferara. Come ha letere di la sua spia di 2 dii campo dii Papa, come havendo falò una baiaria grande a Parma, il Venere e il Sabado li delcno do balaje, et ne fo morii assai dii campo da quelli dentro con l’arlelarie, et il Luni fo tralo pochi colpi. E si diceva aspelavano una risposta di Roma. Et che il conte Federico, che fu ferito, havia poco mal, et che era slà amazalo da le artelarie de la terra uno prete et uno corrier nel pavion dii signor Prospero, el esser slà morto uno Guizardino capo di 400 fanti, fra-delio dii governador di Kezo, eh’ è commissario dii Papa in campo, di nalion fiorentina, et uno capila-nio spagnol. E come quelli di Parma ussivano di la terra prendendo cavalli e buoi de i nimici, e li con-duceano in Parma. Dii dito, date a dì 5. Come, per una soa spia venula, parti a dì 3 bore 23 dii campo dii Papa solo Parma : come il zorno fo dato la bataja, quelli dentro con schiopeli et archibusi fenno gran difesa; è veri-fìchà lo amazar dii contestabile Guizardino fradello dii governador di Rezo. E con queste artelarie ne amazavano molti. El che al venir, Ira Modena e Rezo ha scontrato polvere e balote che andavano in campo; el che in campo si feva una mina overo .... la qual doveva esser compila per tulli Marti a di 3. Et che fevano la baiaria da Ire bande, e quelli dentro non poi veder, e che ’1 campo è alozato sollo le mure; e altri avisi, ut in litteris. Di rectori di Brexa c sier Hironimo da ca’ da Pcxaro provedador zencral, date a dì 5. Come hanno mandalo, richiesti di Provedadori dii cani-I Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXXI. po, di danari dii quarliron in campo L. G000, dì quali domino Piero Pagnan ne ha prestalo L. 1100, e bisogna conzar le pal lide in camera di Verona, aver li mandali. Item, Antonio di Castello, non havendo da darli 1000 ducali, 1’ hanno pregato a partirsi senza danari; qual ha contentalo, e Domenega si partirà. Li soi si meteno in ordine di arme, con promission di mandar li dilli soi danari lino 8 zorni al tulio. Item, mandano una relation di uno, vien di campo dii Papa, chiamalo Hironimo di Caslelo. Item, domino Batista di Marlinengo li hanno mon-strato una lelera di credenza di uno mandatoli per il conte Antonio di Lodron, qual li ha dito le zenle si adunava a Trenlo, è partile et andate verso 1’ Hongaria etc. Item, li fanti di Anfo è parliti per non haver danari. Deposition di Hironimo di Castello, vien dii campo dii Papa, soto Parma, partì a dì 3 hore 20. Come, ne la bataja fo data, ne fo morii ili quelli dii campo 25, et uno di Guizardini fìorenlin et do capitani di bandiera. 11 borgo è slà brusato per loro di la (erra et per il trar di artillarie hanno falò a la terra. La torre di la porla è minata, et hanno poi baludo una cortina di mure vicina a la porla, e da poi bulado zoso, non li hanno dato bataja, ma ben era per darla, et che I’ haveano tollo le defese a quelli di la terni, e fato uno cavalier in una caxa nel borgo qual non lassava passar quelli dentro per .una strada e venir a le mure per l’artellarie Insevano. Et che speravano haver ditta terra, et come erano venuti trombetti al signor Prospero a dirli se voleano salvar quelli dentro polesseno andar a Milan, seli daria la terra; il qual non ha voluto. Et che sono in dito campo fanti 22 rnilia et lanze 1200 in 1300. Dii conte Mercurio Bua, date a Padcrno, a dì 29 Avosto. Si scusa è stà seri lo a la Signoria l’era mal in ordine, e tamen non ha visto la compagnia, et di 50 homeni d’arme ne ha menà più di 70 per rimelerli, et quando averà passà Po si vederà si’l sarà ben in ordine. Di Pranza, dii Badoer orator nostro, date a Auton, a dì 23 Avosto. Come, hessendo varila la Serenissima Regina, Soa Maestà et Illustrissima madre si partiva con la corte per andar dal Re. Scrive coloquii auli con monsignor Ruberlet, qual li disse 222' il re Chrislianissimo aversi resenlito di la risposta fata per Ruberto di la Marchia a la Cesarea Maestà senza farli molto e aver fido Irieva per (¡selimane; (per) il che lui mandato monsignor Maxilres al dillo Ruberto. Scrive, el signor Marco Antonio Colona è zonlo 24