59 MDXX1, LUGLIO. 60 Iti Hongaria, di sier Lorenzo Orio el dotor orator nostro, date a Buda, a dì primo Lujo. Come in quella malina quel Serenissimo Re mandò a chiamarlo, e zonto li fece dir justa il solilo per il Gran canzelier. 31" Di Spalato, di sier Marco Antonio da Canal conte c capitanio, di 3 Lujo. Avisi aulì di Bossina, zercha molion dii Turcho eontra il regno di Hongaria et fa gran numero di zenle vadi a quella impresa, et li sanzachi vicini in ordine di zenle è parlidi; e scrive il numero di le zenle, ut in litte-ris, la copia sarà qui avanti; e come il Re provedeva a Yayza eie. Di sier Agustin da Mula proveditor di l’ar-mada, date in galla, a dì 25 Mazo a Ccrigo. Scrive, è slato a Nixia. Quel Ducila si porta mal, dà biscoli a le galie di Bodi. Dio voglia che ’I Signor ■turcho non li fazi portar la pena. Lo ha ripreso. Dice li ha dà solum biscoli, e questo lece perchè perseguitava quel Charamamulh corsaro. Et par dito ca-pitanio di Rodi, nominato Paulo di Parma prior, trovasse fuste di turchi el combatè, el la soa galla era meza persa; ma tanto animosamente fece dito capitanio che recuperò la galia, e venuto altre galle rodiane, preseno le fuste e amazono li turchi, et diio capitatilo fo ferito et zonlo a Rodi morite. Scrive, le qualro galle francese fe’ quel danno a la nave Nana, passò per Cao Malio ; a le qual le nostre galle, lassò a quella guarda, li fece bona compagnia, che se sapea, le intromeleva per esser mal armate. E scrive aspelava le do galie di la Canea et Retimo, qual mai è venule : quella della Canea era a Relimo aspelando l’allra si armasse ; e le galie Zantnna e Donada non è parse. Lasò do galie in Golfo eie. Item, manda avisi di Constantinopoli. El Signor è pacifico, ma inimico di christiani, nè si vede pre-paralion di armada né di zenle. Dii dito, di 26 Mazo, sora i dirupi dii Braso di Maina. Come ha scontrato la nave patron Zuan de Stefani va a Constantinopoli; conzò la cosa a Co-ron con ducali 100, che li piace assai. Si lieva el va per darli spale, et vien poi a torno l’Arzipielago per dar una volta atorno, et poi ritornerà a Corphù. Ha mandato do galle verso Corphù per intender qual cossa di novo. 31 * Fu posto, per li Savii, et non fu nominato li Sa- vii ai ordeni, eh’è tutta soa materia; ma prima fo leto per Borlolamio Cornili secretano una lelera serita per il Colegio, qual zorno si ave la lelera dii re di Hongaria a dì 11, una lelera a l’Oralor in corte, al (1) La carta 30* è bianca. qual si manda la lelera dii Be al Papa, persuadendo Soa Beatitudine a voler dar socorso a quel regno eh’è l’anlemural de la Cristianità, con molle parole ben poste, la copia pollerò qui avanti. Et ctiam fo scrilo in Germania a l’Orator nostro in Hongaria, et avisi di Constantinopoli, che quadrano bene, et la copia di la lelera ne scrive quel He, e le lelere di dito Be a loro destinale. Item, mandato la letera al reverendissimo Medici a Fiorenza, dii Re. Et poi posto una lelera a l’Oralor nostro in Hongaria in risposta di soe di primo Lujo: come, haven-do auto lelere di quella Maestà, e per le soe inteso li gran pericoli di quel regno, che turchi li vien adosso, di clic si dolemo grandemente, el subilo expedissimo le soe lelere al Papa et reali, eie., con scriver a li Oratori nostri insti al socorso e provisione di tanto eminente pericolo ; e l’orator suo qui fo prima expedito dii suo credilo et datoli qualche dinaro ; però debbi acerlar quella Maestà non semo per manchar justa le forze nostre, dicendoli se voy etiam lui ajutar, che mediante l’auxilio dii Nostro Signor Jesù Cristo potrà difendersi con l’aiuto di altri principi christiani; al che non semo per inanellar, ut in litteris, ben dettata per Borlolamio Co-min secretario. Ave . . . Fu posto, per li Savii : cum sit, Vacante Du-catu, fusse dà libertà al Colegio, bisognando, di far altri 3000 fatili, e al presente vedendo le motion di guera da ogni banda, però sia preso che la dilla libertà sia dà al Colegio di far li dilti fanti 3000 da esser messi a custodia di le terre, come et quando a dito Colegio parerà. 29 di no, 165 di si. Fu presa. Fo invidà li deputati a compagnar il Serenissimo per Mercore da matina a bona bora ad andar a Santa Marina. Item, lutti quelli si vorano far balotar letor in philosopbia in loco di sier Sabaslian Foscarini dotor va consier in Cypri, justa la parte, si vadino a far scriver in Canzellaria, perchè il primo Pregadi sara-no baloladi. Sono Ire nobili, sier Nicolò da Ponte dotor, sier Andrea di Prioli dotor e sier Domenego Loredan di sier Marcho, i quali tre procurano mollo; 32 et sier Domenego Loredan messe ozi conclusion che ’I voi lenir in philosophia in chiesa di san Zane Polo a dì 18 di questo poi disnar, el fe’ meterli su le coione a stampa. Fu fato ozi il scurtinio di orator in Ingalterra, in luogo di sier Nicolò Tiepolo el dotor ha refudado. Tolti 11. 18, rimase sier Marco Antonio Yenier el dotor, qual non ha fato molte pratiche, come li altri, e questo è il scurtinio aziò il lutto veder si possi.