275 SIDXXI, AGOSTO. 276 Scurtinio di 5 Savii a trovar danari, justa la parte. f Sier Lorenzo Loredan procurator, fo dii Serenissimo.......130. 6G t Sier Zorzi Corner el cavalier, procurator .........156. 44 Sier Zuan Minolo, fo al luogo di Procurator, qu. sier Jacomo . . . . 53.146 f Sier Alvise da Molin procurator. . 170. "27 Sier Marin Morexini, fo avogador, qu. sier Polo.......69.130 Sier Zacaria di Priuli, fo provedador al Sa), qu. sidr Marco.....57.138 Sier Filippo Bernardo, fo savio a terra ferma, qu. sier Dandolo . . 42.154 f Sier Lunardo Mocenigo, fo savio dii Consejo, qu. Serenissimo . . . 175. 20 f Sier Ilironimo Justinian procurator 148. 46 Non. Sier Andrea Trivixan el cava- \ lier, fo savio dii Consejo . . / rimasti con-Non. Sier Piero Landò, fo savio dii { sieri Consejo, qu. sier Zuan . . ' Non. Sier Alvise di Prioli, fo savio dii Consejo, qu. sier Piero procurator......( l)er esser m- Non. Sier Antonio Condolmer, savio sora le aque, qu. sier Bernardo ........ quisitori Et chiamati a la Signoria, sier Alvise da Molin procurator, come più vecliio, usò alcune parole clic questo era ofieio di Savii di Colegio ma lo haveano lato per discargarse, et. che damatina vegneriano in Colegio. In questo Consejo di X con la Zonla, alento lele-re di reelori di Brexa, quali mandano di qui 20 cittadini sospetti olirà li Gainbareschi mandati |>er avanti, et par ctiam tra quelli reelori, sier Marco Loredan podestà e sier Vetor Capello capitani«, sia qualche controversia eie. E cussi volendo sier Andrea Oriti procurator, che non voi esser in campo compagno con sier Ilironimo da dia’ da Pesaro, qual al presente è 11 col Governador nostro, tende fo trovalo quello espediente di scriver al ditto Pexaro che vadi prima in Brexa. Nota. In le leterc sue di Castegnedolo, ozi ricevute, si scusa di la impulazion fata a lui sier Ilironimo da Pexaro, come por lelere di sui ha inteso, che l’ha-bi mandato la letera al Governador zercha-non [las- sar Po ole. Scrivo, che la Signoria li scrive dicha 106* questo al Governador, et non hcssendo con lui, non poi far altro cha mandarli la copia di la teiera. A dì 21. La mulina fo mandato a donar do veste di seda a monsignor di Vegliers orator dii re Christianissimo venuto per le poste, qual ritorna in Pranza al He per stafeta et parte questa sera ; e fo scrito a li rectori Io acomodi. Veneno 4 abadesse Convenlual, videiicet da cha’ Donado di le Verzene, da cha’ Michiel di san Zacaria, da cha’.... di la Zeleslia, et da cha’.... di santa Maria, con molli soi parenti, et era in Colegio il reverendissimo Patriarci» fato venir da Miran a questo effeclo, qual eri zonse, e a nona fu a parlar al Dose, e li disse venisse ozi in Colegio. Ilor dite dono si bulò in zenochioni davanti il Principe, e quella di le Verzene parloe latine, facendoquasi una oralione. Poi fate scntar apresso i Savii ai ordeni, sier Nicolò Michiel qu. sier Francesco, ha sorelle e fie a san Zacaria, parloe e ben di la crudeltà usata conira la no-beltà, che nostre zenlil done vadano ramenghe e disperse tutto per uno vicario dii Patriarca romagnol bandiltfdi Itoma el incoronato, qual ha fato grandissimi inconvenienti conira queste monache per rollar o lasciviar con chi li ha parso, dicendo di san Zacaria dove erano tutte nobele, bora sono poste monache di altro ordine e altra regola e habito e bastarde greche e populari; qual anni 760 è slà cussi, hanno speso ducali 46 milia ne la chiesia e monasterio e nel refelorio belissimo, e li è slà tolto. Poi sanla Maria hanno auto 11 stera di formento, non arano viti per aver tempestato, con altre parole che tulio il Colegio si comosse: et concludendo, clic quello havia comandà il Papa volcano tutte ubedir, ma la execu-lion era sta falla al contrario, suplicando il Principe fussc comessa al Legato over qualche prelato. Era presente li Gii di X, c il Colegio tutto si risenti, e tre Savii dii Consejo li dava gran favor, zoè sier Antonio Trun procuralor, sier Francesco Foscari et sier Polo Capello el cavalier, etiam sier Zorzi Pisani, dicendo è procurator di sanla Croxe di la Zuecha, nè ha voluto niuna vadi in questi monasteri ma stiano come stanno nel suo. Ilor lutti li parenti car-gono contra il vichario dii Patriarcha nominato domino Hoclaviano di Pexaro, qual era li presente, dicendoli gran vilanie etc. Da poi il Patriarcha parloe, dieendo prima, si ’I 167 so vicario ha falò mal sia visto e jmnilo, el di questo pregava il Principe e il Colegio; demum, che per non offender la Divina Maestà per li vieti si fevano in li monasterii dedicali al nostro Signor Dio, come