321 MDXXI, AGOSTO. 322 Di sier Marco Loredan podestà e sier Ve-tor Michicl capitanio di Brexa, et sier Hiro-nimo da cha’ da Pexaro provedador generai, date a dì 26, hore una di note. Mandano una relation di uno venuto dii campo inimico. Et hanno auto letere dii Provedador di Salò, come ha auto aviso per via di Trento, che ’I si aspetava il duchelo di Bari, qual dia calar verso Como. Di ditti, di 27. Come domino Bernardin di .... dolor li ha dito aver lelere dii conte Vetor di Mar-tinengo, da Brè, è primo in quella valle, come in la dieia di sguizari fata hanno, è sta revochà li sguizari sono a slipendii dii re Christianissimo e questo a re-quisilion dii Papa e di l’Imperador; di che hanno dato aviso al Governador nostro, ltem, domino Ma-tio Avogaro li hanno dito haver da uno medico di Salò, è con il Cardinal a Cales, che non seguirà accordo. Scrive, esser letere di Lonà dii passar de li Maxin dal Forno nonlio dii Ducha di Ferrara, va a Cremona da lo illusirissimo Lulrech. 192 Relation di uno vicn dii campo dii Papa, fata a li rectori di Brexa e sier Hironimo da cita’ da Pexaro provedador generai di terra ferma. Gionse in questa cita una persona fide digna per alcune parlicular facende, et referite come l’altro heri lui si ritrovò nel campo dii Papa, qual è sotto Parma circha do mia, dove è stato già molli giorni, e non è vero che ’I sia moveslo come el si dicea. In-lerogado si danari coreno a li soldati, et si sono pagali, rispose haver veduto quel giorno, che lui era de lì, pagar circa 10 milia fanti, per quanto si dicea in 4 over 5 luogi. Et circha i lanzinech, disse che doveano far la risegna eri over ozi, el che erano bella zente ma male armali, el si dicea potevano esser da 8000. In lerogado se ’I campo era abondanle, rispose de si, et che li era grandissimo ordine a la conservatìon di le viluarie. Interogado perchè sta-seano a perder tanto tempo a non bater Parma, rispose quasi tutti maravigliarsi di questo, ma che il signor Prospero dicea voler vincer senza far morir homeni ; et etiam disse pubicamente in queste bande, che aspetavano el Cardinal de sguizari con el duca de Bari a la volla di Como con bon numero di gente. Interogado che numero di gente poi esser lo predilo campo, rispose dirse poter esser da 26 in 28 milia persone, el a lui, qual ha veduto diversi campi, parerli uno bellissimo campo et bella genie. Dice etiam, che se dicea come era per andar da 8 in 10 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXXI. milia persone con missier Hironimo Moron a la volta de Milano, et lassar il resto de le genie a la obsidione di Parma. Interogado se li passi de andar a Parma sono serali a francesi, rispose esser slreli forte al presente, benché per avanti fusse in libertà de francesi venir fora a suo modo, e questo perchè è perso Borgo san Donin, Busè et Zibel et novamente San Segondo, el restarli solum Soragna, Fontanelle et Rocha bianca ; et in Busè gli è domino Bortolo di Villachiara con zercha 200 cavalli, tra li qual non poleno esser circha 20 homeni d’arme e il resto cavali lizieri, quale fu quello che asaltò li 150 arzieri che venirono fuora di Parma. In San Segondo veramente ne sono due bandiere di spagnoli e certi cavali. In Zibello lì erano Monsignor Visconte con uno capo dì 1000 fanli, quali si sono levati fuora et lassato solum 100 fanti. In Borgo San Donin crede lì sia il conle Piero Buso amalalo; et che quelli erano in Zibello forno quelli che assaltono li homeni d’arme 80 de francesi. Interogado se intendeva cosa 192* alcuna come slesse Parma, rispose che ritrovandosi lui in campo dii Papa fuziteno fuora alguni fanli di Parma, quali fono presi da alcuni spagnoli et forno conduli dal signor Prospero, et li disseno esser scampali per non darsi danari, el esserli malissimo modo de viver, el che havevano seco pan fato in Parma negro al possibile, del quale italiani manzavano, ma che li francesi haveano ben adunalo per loro vilua-lia inanzi le cose si slrenzeseno, et che loro non pativano; et diceano dili fanli, che francesi slavano di bon animo in Parma expetando socorso. Dice etiam, come si ritrovò nel dito campo a Busè, come l’era partito da forsi 600 fanli de francesi et esser andati nel campo, et che il signor Prospero non si potea imaginar a che modo fusscno passati, el li mandò driedo forse lanze 400 et uno capitanio di lanzinech, qual tolse sopra di sé questa impresa con 2000 spagnoli, quali tornorono indriedo senza nessuna utilità a le do bore, afermando li francesi esser partili et lassalo la impresa de Busè. Et dice etiam che il signor Prospero disse, quando li francesi sarano passalo il ponte sopra Po, qual hanno girado, voleno al tutto romperlo, et che li molini li sono apresso desinarli et farli andar zoso et romper poi il ponte. Data Brixice, die 26 Augsti 1524, hora tertia. Da Crema, di sier Andrea Foscolo pode- 193 sta et capitanio, di 28, ìiore una di note. Come ha auto aviso di Milan, li sguizari è zonli su quel di Milan e li venturieri è zonli a Valenza, i quali di 21