453 MDXXI, SETTEMBRE. 424 • dicendo li varoteri dieno aver le bolege, ina loro le limino fabricate, et doveriano esser salisfati di danari tli Provedadori predilli per poter compier le fa-briche, narando quello acadeva. Et venuto zoso, par la Signoria volea li fossino dali ducati 300 ; et cussi fo rimessa a uno altro Consejo. Nolo. In questa sera vene a disarmar sier Nicolò Trivixan qu. sier Piero di sier Baldisera, sialo sora-comilo, et intrò con la sua galla. 253 ‘ A dì 17. La malina vene 1’ oralor di Ferara, el monslrò lelere dii suo Duclia di 15: come era par- lilo di Ferara in persona, el desiderava esser ajulato di zente, el scrive li andamenti de li inimici e aver mandato via a____li eariazi el artellerie grosse. Di campo vene ìctcrc di 15, liore 11, date a San Segondo. Scriveno il Grili el Nani di aversi levalo a boro ..., et l’ordine come si levono ut in Iittcris, e mandono il conte Mercurio con li soi fino al campo inimico, prese le scoile, et combatù con uno capitanio ispano di cavalli lizieri et altri fanti ; quali menati in campo, hanno referito aver mandalo via li eariazi e persone inutile, e arlillarie grosse, perchè voleano venir a la /ornata con Lulrecb etc. Di Miìan, dii secretano Marin, dì 13, hore.. Come era slà scoperto uno tratato de lì, che Venere, che è quel zorno, la note li foraussiti do-veano intrar in Milan per la porta Tosa el amazar monsignor di Terbe e quanti francesi trovavano, et li 1 primi gelplii che trovavano apicharli per far leror a li altri, et poner un tajon di 200 milia ducali, et non potendo lenir Milan partirsi con li danari. Et par sia sta presa una dona et uno Alexan-dro dii Pian, qual era contestabele a dila porla havia la intelligentia, qual è scampalo; etiam uno altro ut in Iittcris. Di Verona, di rectori, fo letcrc dì 1G hore.. Come molli fanti di lanzinech siali in campo dii Papa, tornavano verso Trento. In questa malina, molli parenti di monache Con-ventual fono in Colegio, et parlò sier Michiel Trivixan, fo Avogador, presenti li Cai di X, dicendo voler apresenlar una scritura per dir le raxon de le monache, et conira il vicario dii Patriarca. Et par li Capi di X non la vogliano acelar senza intervento di dillo vichario, e su questo li Cai di X dissono non li par