233 UDXXI, AGOSTO. 234 In Axola. Antonio di Pietra Sanla . . . provisionati 100 Ducati 315 Uironimo Orsini in castelo . . . » 20 » In Crema. Cristolal Albanese, provisionati 100 Ducati 315 Borgese dal Borgo » 100 » 315 In Rocha di Anfo. Aguslin da Parma, provisionati G00 Ducali In campo. Di Malatesta Bajon, provisionali eoo Ducali 1935 Di Zuan di Saxa- • dello . . . » 600 » 1935 Valesani numero » 1400 » .... Mallo Cagnol . . » 200 » 627 Zorzi de Vayllà . » 200 » 627 Macon di Corezo . » 200 » 627 Batistin Corso . . » 200 » 627 Sforza Marescolo. » 200 » 642 Cristofal da Final. Jl 200 » 642 Jacomo da Nogera » 200 » 642 Antonio da Rodiga » 100 » 325 Pretello da Brexa » 100 y> 325 Zuan Jacomo da Pochipani . . » 200 » G42 Agustin da Castion » 100 •» 325 Numero Ducali 141 A dì 15 Avosto. Fo il zorno di la Madona. Il Doxe vene a messa in chiesia di San Marco, justa il solilo, con li oratori Papa, Pranza, qual era vestilo di . . . con capuzo da prete, Ferara et Mantoa, et eravi ctiam con li Avogadori monsignor di la Mola zonto eri sera, vien per nome di monsignor di Lulrech da Milan, con letere di credenza exortar le zente si uniscano. lo non fui a tal messa, licei fusse di deputati, perchè mi ritrovava a Padoa. Et fcompita, il Doxe con il Colegio si reduseno in Colegio, et inlrò l’oratordi Franza con dito monsignor di la Mola, qual expose la sua commission; et il Doxe li rispose facendoli le-zer quello in Senato fo deliberà e scrilo al Governa- dor nostro facesse, zoè unirsi insieme come à richiesto soa excelentia, né per nui non mancha a far ogni cossa, e lenivamo fusse slà il meglio obviar a li fanti vien di Trento a li passi over altrove e non li lassar passar sul mantoan, et cussi parendo il contrario a soa excelentia, nui con il Senato scino sta ben contenti di satisfarlo etc. El qual monsignor di la Mola disse non li bisognava dir altro pur che si facesse lo efleclo, qual union sarà a beneficio di comuni Siali ; cussi tolse licentia et la sera partì per Milan. Da poi disnar, li Savii, si reduseno a consultar et fo letere di la posta, il sumario dirò poi. In questo zorno, in Padoa introe a bore 23 il reverendissimo Cardinal Cornelio episcopo di Padoa, vien dii suo vcscoado di Verona, questa note à dormilo a Praja et ozi vene a disnar a la Mandriola. El cussi li fo contra a la porla di Sanla Croxe tutte le chieresie e frali di Padoa, li canonici a piedi et li dolori, artisti el legisti, et con la umbrella damaschili biancho portala da li canonici. E li rcctori sier Mariti Zorzi podestà e sier Andrea Magno capilanio a cavallo con molti cavalli li andono contra. Fo belissimo veder a inlrar soa signoria fin sopra la piaza di la Signoria dove fu slrazata la umbrela e tolta da li fanti, e nel intrar dii sacrato, li fo voluto tuor il cavallo liardo con la coperta, justa il solito, che si dà a la più anticha caxa di la terra, unde seguite gran 141* custion tra li fanti di la piaza et li fanli brisigelli che 10 voleano loro, et a la fin, nel smontar di cavallo, li brisigelli lo hebeno, et il Cardinal predilo ave qualche paura e non piccola non fusse ofeso da dili fanti. Per questo effecto, è da saper, per la diferentia di Pa-pafava, Vitaliani, Sanguinazi e altri dicevano il cavalo aspelar a loro, li rectori terminono darlo al Monte di la Pietà, come fo dato a l’inlrar di lo episcopo Dandolo, e il Cardinal lo scoderà per ducati 50. Ilor 11 brisegclli, poi inteso tal voler, lo mandò diio cavalo al predilo Cardinal la sera, e soa signoria darà li ducali 50 al Monle predito, filtrali in chiesia tulli, però che erauo li zenlilhomeni venuti da Venelia ozi da numero zercha 80 vestili di seda et solo 4 in scar-lato a manege ducal e a comedo, come il Cardinal vene, ussiteno dii domo per andarli conira e li feno calle senlando el aspetono, e poi zonta soa signoria, introno in chiesia, dove a Vallar grando fo cantalo il Tedcum, el per domino......Zabarclla episcopo di........sufraganeo aparalo li fo dalo a basar la Croce etc. Demum si vene lutti con soa signoria iti vescoado, e lì in camera si andò a locarli la man. La chiesia dii domo et vescoado era conzato benissimo di tapezaria, panni d’ oro etc., e in la sala