99 MDXXI, LUGLIO. 100 Sier Gabriel Venier, fo avogador di Colmili ....., . . . . 380.740 Sier Piero Zen, è di Pregadi, qu. sier Calarii) el cavalier......390.737 Sier Gabriel Moro el cavalier, fo prove- dador al sai, qu. sier Antonio. . . 481.050 Ozi, avanti la Signoria vegnisse suso, vene letere di Constantinopoli, dii Baylo, di 21 Zugno. Manda replichale el nulla da conto, le qual fo lecle in clieba con li Consieri soli per Nicolò Aurelio. Di Raglisi, di Jacomo di Zulian, di 13 Luio. Come, ino’ terzo zorno, era zonto de lì uno ambasa-dor di fiorentini stalo al Signor turco. Dize dii nostro ambasador, di la tardità soa era molto mormo-57 rato de lì a la Porla, e die ’I Signor era parlilo per la impresa di Hongaria, dove che Micbalogli sanzaco era con zente prima andato verso il Danubio per la impresa di Belgrado, di’è la chiave di quel regno. Scrive, 3 nostre galle in le aque di Corfù ba preso. . fuste di turchi et amazato tulli li liomeni eie. Dii Governador generai nostro, da Chiari, di 23, fo letere. Come era slato a Cremona, et le operalion fate de II con monsignor di Lescut, ha-vendo asecurà quelle cosse; et clic sguizari venivano sariano da 13 milia et troppo più e di quello voriano; et questo perchè sguizari non voleno per lo interesse suo perder il sialo di Milan. Altre particularilà scrive : drizata la lelera a li Cai di X. A dì 26. La malina vene in Colegio- sier Lu-nardo Emo, vien podestà di Verona, in loco dii qual andò sier Bernardo Marzelo. El qual sier Lunardo zonse l’altro zorno, fin ozi ha differito di venir a la Signoria, era vestito di veludo cremesin. Io steli a la sua relation : prima si alegroe di la crealione dii Serenissimo, pregando Iddio el conservi per molli anni ; poi disse era stato Podestà di Verona, parte con el magnifico missier Piero Marzelo, e parte con missier Francesco da Pexaro, laudandoli tulli do molto. Et che havia zerclià di far justilia, e di le soe scnlentie solo do fo intromesse, una de le qual di missier Lunardo Grasso, fo remessa a lui e la conzò. Ha fato justilia criminalmente, e punì li delinquenti con darli pocha corda; a li selle scassi confessavano. Al suo zonzer, trovò quelli dii Carbon veniva a far molli danni nel territorio, e ne la terra propria fo amazà missier Dionise Cevola venendo di consolarla nè si sa da chi, adeo la terra era in paura, non osavano andar per la terra se non da terza indrio, el da le 23 bore niun pareva per la terra. Unde scrisse al Consejo di X. Li fo dà licenlia desse laja adii quelli amazasse, el cussi fu morti da numero 13, il resto fin numero 40 si parlino, adeo si poi andar per il territorio e per la terra si va senza paura. Disse di la consolarla laudando quella. Poi inlroe sopra le fabriche, facendosi portar dentro uno disegno di Verona, con la bacheta mostrava le fabriche, bastioni eie. laudando molto sier Andrea Grilli qual era lì presente, et sopra questo si diffuse longamen-le; la qual terra volge 5 mia, ergo etc. Disse di uno loco dito la Spagna. A questo il Doxe domandò la causa se nominava Spagna, el rispose non saper. 5 Disse che feva far certe cadene per serar l’Adexe perchè in 4 bore con zatre per l’Adexe todeschi poi venir a Verona. Laudò Malatesla Bajon condii-lier nostro è de lì a la cura de le fabriche e ar-telarie eie. justa 1’ ordene de la Signoria nostra. Laudò el signor Governador, ha liomeni d’arme 120, bella compagnia et cavali lizieri . . . Disse dii ponte ha fato far nel suo tempo, era cazulo, chiamalo .. . .. senza danno di la Signoria, con danari de le condanason. ltem, fato salizar la piaza dii Marca, era fangosa, per il che la comunità delc ducali 200 et le botege 4 ducali per una. Et poi una condanason fece conira Paxe becharo, qual havia inganà di la carne e posse dava al signor Governador per zornala, zoè lo condanò ducati 100 al Governador el ducati .... per compir ditta piaza. Disse di ca-steli, e quel di San Piero non vai nulla quanto a forteza; ma una volta se diceva el caslelo de la centa rossa a Verona fa venir arigossa. Inlrò poi su l’inlrada di la camera. L’anno presente è stà ducati 42 milia 750; ma questo altro sarà più li dadi, cresuti zercha ducali 800 di più; et è bon alitarli e non farli scuodcr per la Signoria. La spesa, ducali 14 milia e più di quali vien in questa terra; Ira limilazion di armar, Arsenal, Monte Nuovo eie. ducati 17 milia; il resto eh’è ducati 20 milia e più si paga la limilazion de le zente d’arme, li reclori e altri, e si dà le provision a missier Francesco Bajaloto in Iodio di le garzario, di ducati 000 a l’anno, et la fabricha eli’è ducali 8000 a l’anno. E disse che si feva panni 4000 a l’anno, e intra a la Signoria ducali uno per pcza che prima si feva molto più, perchè era gran piegore nel territorio, 200 milia, bora ne è da 120 milia, che quando si ave Verona, 1516, non ne era solum 40 milia. In Verona è venuto mollo grande il mostier di le barde el fa per la Signoria ; molti lavora più a ditto mestier che in far panili. Quel populo è molto marchesa) e li ciladini ctiam, non che non ge sia qualche uno cativo, come fo uno iti li 12 Apostoli, el