81 liDXXl, LUGLIO. 82 sieme le parole forle el conveniente a sinici congresso, questa in francese e quella in lodesco, che per quel ho inteso, ditto re di Dalia disse che tenendo grandissimo desiderio di veder essa Maestà Cesarea, non havea temuto de passar per 100 lige alemane incognito per li lochi de li soi inimici e venir a lei, oferendosi molto; la qual li corispose al proposito. E stati in simel amorevoli eoloqui per spatio di uno quarto di hora, montorono a cavalo et se fcrmorono tanto che a lui re di Dalia li fu fato reverentia, et basatoli la mano da nui oratori et da li principi et signori. Da poi se inviorono verso la terra. Volse essa Maestà Cesarea meter ditto Re di sopra, ma lui non volse, in modo, quando el cavalchava per segno di reverentia stava uno poco discosto indielro da lei Maestà Cesarea, la qual sempre avedendose de questo lo expectava et cavalchava al par, parlando alora insieme senza interprete. Introno in la cità ad bore meza di note, dove a l’ingresso di la porta erano preparali grande numero di terzi apizadi, e per le strade dove passorono facti fochi, luminarie curri tapezarie et pani di seda davanti le case, ornate lo strade di fiori, fronde et cum altri segni de festività ; et cum simel pompa fu acompagnato fino a la stantia a lui preparata, che fu il palazo dii conte de Nanso propinquo a quella de la Maestà Cesarea ; avanti, del qual passando, lece grande ¡stantia prefato re di Dalia de non esser più acompagnato da essa Maestà Cesarea ; ma quella non volse restar ma lo »compagno fino in la corte del dillo suo aloznmento. Questa matina non è ussilo el prefato Serenissimo Re di casa. Questa sera veramente la Maestà Cesarea li ha fato uno bancheto, che a nostro modo chiamano convito, et è andata a levarlo di caxa, venendo insieme fino a la sala dove era preparato la cena, a la porla de la qual in lo ingresso de ambe Maestà se apresenlorono le illustrissime .madame Margarita e la qu. regina de Aragona, fu moglie dii qu. Cato-47 lico re Ferdinando, le qual acolseno lui Serenissimo re di Dacia et da lui furono abrazale et basale al costume francese. Stati poi in sala in diversi rasona-rnenti, se posero a tavola, zoè loro duo Serenissimi Re et esse dite illustrissime Madame, nè altri manzo in prefato loco. Finito ¡1 convito, fu principialo a baiar in la sala, et hanno baiato ambe Maestà cum le damisele de le prefate illustrissime Madame, e cussi feceno li altri signori et zentilhomeni, et (ulta hora, che sono hore duo di note, continua la festa che a principi et zoveni non suol fastidir. Questa Maestà Cesarea fa ogni segno de honorificenlia verso el prelato Serenissimo Re, al qual li ha deputali parte di la I Diarii di M. Sangto. — Tom. XXXI. sua corte, si de li capelani, come m.ilstri di caxa, zentilhomeni et guardie che lo servino. È dito redi Dalia principe serenissimo di elà di anni 36 in 40, mostra in la faccia gravità et vivacità, porla la barba ma ornala al modo italiano et non lodesco, ha capelli scuri, più presto rizi che destesi, de comune statura, tendente però più a grandeza clic a baseza, è ben proporzionato, nè grasso, né magro. È venuto Sua Maestà per terra el non con nave secundo fo divulgato el io scrissi a Vostra Celsitudine. È venuto con persone 6 e non più per le poste, che per quanto mi ha dillo el magnifico Gran canzelier ha fate in 12 zorni lige 200 alemane dal suo paese a qui, passando per la metà dii camino, come Sua Maestà disse a Io Imperador e di sopra dechiarisco, per lochi de soi nirnici, et questa sua venuta è siala solum per visitar et veder questa Maestà Cesarea, la qual è voce se ne servirà di lui in la presente guerra come persona experla de le arme. Questa malina ho recevulo 4 lelere di Vostra Celsitudine, di 17 et 21 eie. La nova dii prender di la terra de lo Cro-gno, come scrissi, trovai esser slà nova busa, nè da quelle bande de Novara altro de qui se intende, olirà le nove se ebbeno per le lelere di 13 del passalo, portate da quel zentilhomo venuto qui de Spagna, secundo significai a Vostra Celsitudine. Grazie etc. Ex Bruxclc, die 4 Juìii 1521, hora secunda noefis. A dì 22, fo la Madalena. La malina vene in Co- 48'^ legio l’orator dii ducha di Ferara, dicendo esser zonli eri sera tre oratori dii suo Ducha per congra* luiarse de la assumplion dii Doxe. Et cussi fo ordenato venissero, et cussi veneno dilli Ire oratori in Colegio, vidclicct domino Antonio di Costabeli ea-valier, el conte Rinaldo dii Sagrato et domino Jaco-mo Alvaroto dolor, ciladin padoan leze a Ferara, el qual fece una oration latina mollo elegante alegran-dosi col Principe di la sua ereation, la copia io Fave-rò et qui avanti sarà scripla; elei Principe li rin-gralioe con brevi parole etc., el fo mandati acom-pagnar fino a la barella per li savii di Terra ferma, e Savii ai ordeni. Sono alozali in cha’ Dandolo a la Zuecha. Di Constati tinopoli, fo ìetere di sicr Tornii Contarini baylo, date in Pera a dì 14 Zugno. Come aspetavano l’Oralor nostro con gran desiderio. El Signor era andato a l’aquisto dii regno di Ilon-garia, et ordenato dito Oralor lo vadi a trovar. 1 tetri, per altre lelere in zifra, scrive come l’armala di ga- (1 ; La carta 47" è bianca. 6