189 MDXXI, AGOSTO. 190 con lui; ma li homeni di guera è restati. Scrive, mandar ¡etere di Rovere, di 6 con avisi. Item, Girlo Scozese, era con dito Saxadelo,é venuto dicendo Pampliilo Beutivoy zenero dii prefalo Saxadelo voi restar con la Signoria nostra, et haverà homeni d’arme 20 de dita compagnia con lui Item, scrivono, il Capitano dii Lago è zonlo, et parlato insieme, questa rnatina si partono con Malatesla Bajon et Zuan di Naldo, et Marco di Napoli contestabele, per andar a veder li passi et far le provision li parerano. IH Roverè di Trento, di 4. Come a dì C a Trento si farà la monstra di fanti 8000, et verano per la via di la montagna di Brentonega, e zonzera-no in lago di Garda. Si dice la Signoria li darà il passo, e li lasserà passar per la Riviera. Di liuìgo, dì sicr Francesco Foscari podestà e capitanio, di 7. Scrive zerca alcuni homeni d’arme di Zuan di Saxadello tornati, nominali in le lettere, dicono voler star con Pampliilo Beutivoy, qual è restato e voi servir la Signoria nostra. Di rectori di Verona, di 6, hore 24. Come à ricevuto nostre, li laudamo a relenir quel messo di Trento eie. et cussi li farano la risposta. Ozi parli il signor Malalesta Bajon con il Capitanio dii Lago, e Zuan di Naldo e Marco di Napoli, ai qual hanno dato ordene a veder di meter su le arme li comuni dii dito lago di Garda conira dili fanti alemani. Scrive-no, loro harano poche forze a devedar i non passino prima. Balista Corso dice domali sarà qui li soi fanti. Cristoforo di Vechii è a Lignago, li hanno scrilo ve-gni subito. Scrive, si mandi danari per pagar li fanti continue zonzeno. 11 ducha di Urbin li hanno ditto esser venuto a lui uno Zenlil da la Orda solo Augu-bio, era in Zenoa con 30 fallii, li è stà dato licenlia non achadendo più a Zenoa, li qual fanti è rimasti a Tortona, et volendo tuorli la Signoria, li farà venir in pochi dì ; per tanto la Signoria ordeni quanto li babbi a risponder. De li diti, di 7, hore 19. Come à ricevuto nostre di eri hore 17, col Senato, di la risposta hanno a far in loro nome al reverendo episcopo di Trento 114* zercha dar il passo a li fanti, et il suo messo parli. La hanno mandala per corier aposta, e datoli ordine vengi ben instruto di dicli fanti. Mandano una relation di uno partì eri a terza dii campo dii signor Prospero, alozato su la riva di la Lenza. Dice come era voce le 400 lanze ispane, che vien, erano zonte a Bologna, e li fanti 2500 a Rimano, et che loro davano fama esser fanti 10 milia con boche 1G di ar-lelaria, 8 grosse et 8 più piccole, et do ..., eh’ è coli li sguizari. Dice, eri malina zonse lì in campo il marchese di Mantoa con questo ordine, prima li cavali lizieri n. 300, fanti 900, homeni d’arme 44, licct siano 290 contadi per lui, ne li qual sono per la mila famigli da coraza, et GO di la compagnia di conle Bartolameo di Villachiara, et 4 boche di artelaria di campo. E come il signor Prospero con quelli signori li vene conira per uno miglio, facendoli grande honor. El che Zuan di Saxadello si aspetava lì in campo. F.l haveano da cara GO con loro di monitione. Dice, Limi passato solto Parma fo scaramuzato. Dice, nel venir, passò per Mantoa, dove si feva gran vardie a le porte. Di sicr Foto Nani capitanio di Bergamo, date a Verolagìsa, a dì 7 hore 21. Come à auto il Governador lelere di Milan di l’armar sguizari 5400 e l'alo la monstra nel zardin. Dicono voler combaler conira i lanzinech di la Cesarea Maestà. Et come la dieia fata a Lucerna è risolta voler esser con il re Cristianissimo conira quoscumque, e aver licenlialo li oratori dii Papa e di (’Imperador. Scrive, diti sguizari verano a Lodi. Lui manderà uno a vederli e coniarli, el par Lulrech babbi dillo voi mandarli a li passi conira li fatili predili cesarei. Et par a Milan si dice la Signoria li lasserà passar. Zercha li valesani, dice il Governador, bisogna sì mandi uno homo a farli la monstra a Monza, e darli un ducato per uno; il resto ili la paga se li darà zonti sarano qui in campo. Questi voleno IO per 100 di mancho; hanno raines 4 1/2 per uno e certi corsateli, non sa si vanno a conto di le so’ page. Però si mandi li danari. Scrive, ozi è zonlo di qui Antonio di Castello con l’arle-larie per campo, condute di Brexa. Li fanti dieno venir, quali è fati per li conlestabeli è in Verona, il Governador voria che li fosse mandali di quelli lì 115 sono in gratia, e non di quelli che li sono exosi, e voria Marco di Napoli, Macon di Corezo, el Vaylà e il Fra ... da Pavia. Scrive, da Milan si ha, Lulrech lui aulo a grato li 200 cavali lizieri se li concede. Dii dito, di 7, hore 23. Scrive coloqui aulì col Governador, qual manda uno homo a la Signoria nostra, perchè par Lutrecli voy mandar li sguizari a devedar li fanti lodeschi non passino; però chi li niega, dirà la Signoria voi i passi e lui non voi risponder senza ordine noslro, et bisognerà con loro 400 lanze el 400 cavali lizieri, et 6 pezi di artella-rie, et cussi le cose dii veronese sarano asegúrale. Scrive, è bon acelar il partido ili far venir sguizari. Quel homo manda è nominato Zorzi Slurion, stalo in Parma, et eri si parli et vene dal Governador. Di l'obsequentissmo ser vítor Teodoro Trinisi, date a Verolagìsa, a dì 6. Come ha ricevulo