41!) MDXXI, SETTEMBRE. 420 sarà conira; sichè si liarà avanzalo assai per lai venula qui. Dìi dito, di 29. Come ozi ore 5 poi mezo di è zonlo monsignor reverendissimo il Cardinal, e li ora-lori francesi e lui fono da soa signoria, qual disse aver trovalo l’Imperador mollo indurato, pur lo lia-via tanlo persuaso, che li disse non polea far nulla per aver falò acordo col Papa, e che lui Cardinal come Legato havia convenuto prometer a Soa Maestà che ’1 Papa sarà contento di lo apuntamento si farà, etiam che Favea promesso per il re Chrislianissimo, et che falò, il Papa manderà mandato di ratificalion. Et cussi doman si dirà la messa dii Spirito Santo, et ogni zorno do horc poi mezo zorno si redurano in la dieta per veder di concluder dillo apontamento. Scrive, è venuti con soa signoria oratori cesarei, il Gran canzelier, il conte di Cariati, lo episcopo di Va- dajosa, domino Sigismondo di......del regno di Napoli dolor, et uno altro dolor nominalo...... .....Scrive, cri malina il Gran canzelier li disse esser sta prese alcune letere che ’1 Papa mandava a l’Imperador, dolendosi non mandava li lanzinech erano a Trento in campo, et si doleva aversi scoperto conira il re Chrislianissimo dubitando diventar minimo prete. Poi disse, credeva che ’I signor Marco Antonio Colona venuto di Roma al re Chri-stianissimo, avesse dito qual cossa da parte dii Papa. Scrive, come in quel zorno, do ore poi mezo dì, si reduseno in la dieia il reverendissimo Cardinal, il nonlio pontificio, li oratori cesarei et li oratori ga-lici e lui Oralor nostro ; e il Cardinal comenzò a narar a li oratori come era sta molto honoralo da la Cesarea Maestà, e la diflicullà trovala di venir ad alcun aponlamenlo per il juramenlo fato al Papa per quella Maestà di non Iralar acordo col re Chri-stianissimo, linde lui Cardinal per far tanto ben a la Christìanità, havia promesso per il Papa, etiam promesso per il re Chrislianissimo che ’1 ratificherà eie., con altre parole persuadendo a far qualche acordo. Li rispose il Gran canzelier di Pranza, dicendo il Papa ha tulio, nè ha causa esser conira il suo Re, perchè Soa Santità era slà quello ha voluto tuorli el stato di Milan, con altre parole ut in Ut-icris, et che poiché soa signoria havia promesso per il suo Re, erano conienti principiar eie. Scrive, è nel numero di oratori cesarei monsignor di la Rosa et monsignor di la Gisa, e monsignor Poliol è slà quello ha mena questo abocamento. Poi il Cardinal dimandò 4 cosse: la prima che li pescadori anglici fusse lassati pescar su quel dii re Chrislianissimo, acciò si abbi pesci in tanto convento; la seconda, che li invilii di 1’ una e l’altra parte in li porti dii re d’ingallcra non fosseno molesladi ; la terza che in la Picardia etc. non si facesseno corarie etc.; la quarta li coricri potesseno passar liberi e fosse staluidi i lochi; e cussi tulle fu concesse da li oratori galici. Dii dito, date a dì primo Scptembrio, ivi. Come hanno auto nova Muson esser slà preso da le zente cesaree e quelli dentro ussili col baslon bianco in man cli’è segno si haveano reso, e il Gran canzc-lier disse quel governador era lì il Re li farà lajar la lesta ; ma era parente dii conte di Naxau, però si avia reso. Scrive coloquii aulì col Cardinal, qual li ha dillo il re Christianissimo non ha danari. Scrive aver visitalo il conte di Cariali, qual li ha dito è scr-vitor di questa Illustrissima Signoria eie., con altre affecluose parole. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretano, date a dì 29. Come a di 21 et 24 scrisse copioso, et manda le lelere replichadc. Con queste scrive, esser venuto a viso a questi regii gubernadori come Valen- 252 za era sublevata, e li populi conira li baroni e zenli-Ihomeni è andati a la Torre di Sasilia et liberalo il duca di Calabria e fatolo suo capilanio et governador, mule questi signori dubita che con il favor di alcuno non vetigi in questo reame con armala; per il che hanno serilo a tutte le terre di marina siano avi-sle. Et Teramo et San Severo che fono vendute per questa Maestà, una al ducila di Airi, l’altra al ducha de Termeni, non voleno darli il possesso, et essendo messa la cosa al Consiglio,hanno monslralo aver privilegi antichi, el concessoli per questa Maestà non poter esser solo altri che solo Re; a l’incontro questi mostrano la comprada rcal e aver exborsato li danari eie. Dito duella di Termini non voi cavalchar. Scrivo, è slà serale lo Irate di formenli di quel regno el privato li navilii non possano cargar per Zenoa nè Valenza, et questo hanno falò per dar speranza a li Adorni di andar in Zenoa dove hanno carestia di biave. Scrive, queste Irate serale faranno danno a mercanti, et maxime ad Alfonso Bellrame per ducali 80 milia dati a questi regii et comprale le Irate, di quali ne esborsò da GO milia. Questi dimandano li danni, ch’è ducali 15 milia, per aver venduto al conte di Montallo.....Scrive, le robe di mercanti lombardi eie. stanno pur cussi sequestrale, et volendo liberar parte di le robe de’ genoesi, non si ha potuto. Scrive clic Lazaro Naras el Adriano Misachii capi di slralioli è andati a levar li stralioli fati per suo fralelo Conslantin Misachii per mandarli in campo. Scrive, il Viceré era a Carinola, e sla meglio,