313 MDXXI, AGOSTO. 314 vene teiere di Cremona, di sier Andrea Griti procurator, provcdador generai, di... hore ... dii suo venir lì, et coloquii aulì con Lulrech come dirò di solo. ltem, il campo nostro ozi passeria Po. l)e’ sguizarì partili di cam|io non è vero, vidclicet quelli di campo dii Papa; ma ben è parlili zerca 300 dii nostro campo di quelli erano venuti senza licen-tia di cantoni; et altre particularità come scriverò poi. Fo proposto di trovar danari per li V Procuratori savii a trovar danari, et prima, di vender le bo-tege di casaria a contadi con questo i possino alzar, et balotala, non fu presa, ltem, fu preso di vender gotoni di Cipro di raxon di la Signoria, a contadi, che sarà per l’amonlar zercha ducati 2000. ltem, introno in la gratia di sier Zuan Emo di sier Zorzi procurator, qual oferisse Ire modi, o pagar 500 fanti per uno mexe e andar in persona, ovcro donar ducati 3000, overo prestar ducati 10 milia e dar fi-dejussion per ducati 8000 di pagar quello lui à auto; 187* ma di la restitution voi una parlida di banco, con questo sia asolto di l’exilio etc. Et su questo fo assa’ parole, et li avogadori sier Nicolò Dolfin, sier Alvise Mocenigo el cavalier, et sier Marco Foscari, quali vo-leno conlradir, volseno fusse lelo il processo, e sopra questo si parlò : ma in questo mezo sopravene letere, qual lete, exlremì tutto il Consejo nè altro fu fato, solum tutti di malavoja andono a caxa. Di Udene, di sier Vicenzo Capello luogotenente, di 29, hore ... Come havia auto una letera dii capitanio di Gorizia, che li avisava aver da li soi capitani a li confini, come il Signor turcho havia auto per forza Belgrado, non dice il zorno, con occision grande di quelli erano dentro. Et come havia fato do exerciti di 20 milia cavali l’uno, zoè uno per andar in la Crovatia e Slavonia, l’altro per la Carinlia, Slina eie., con altri avisi ut in litteris. La qual nova, per la grandissima importanlia sua, lutti quelli erano nel Consejo di X la ponderò assai, dicendo actum est de re Christiana, et la copia di la letera di Gorizia scriverò di soto. Di Roma, vene letere di l’Orator nostro, di 26 le ultime. Come il Papa havia inteso il passar di lanzinech di Trento, per il che era molto aliegro el ringratiava la Signoria li havesse lassali passar; et scrive altre particularità sicome in dite lelere se contien. Da poi licentiato la Zonta, restò il Consejo ili X simplice a far li Cai per il mexe di Septembre sier Zuan Miani, sier Marco Orio et sier Jacomo Michiel, ch’è più vechio, tutti Ire stati altre Cade. A dì ultimo Avosto, la matina, vene letere 188 di Bruza di sier Gasparo Contarmi orator nostro, di 17. Come le cosse vanno molto secreto; e dii zonzer dii Cardinal Eboracense de lì, mirato molto honoralamenle, il sumario dirò poi. Da poi disnar, fo Pregadi, et fo Iole le infrascrile lelere : Di Lendenara, di sier Nicolò Zigogna podestà, di. .. Di certo caso scquilo nella villa di... che di noie uno andò a baler a caxa di una zovene gravida di rnexi 8, balendo lo aprisse per apizar una candela. Lei disse dal balcon: « demo clic la apizarò, » e lui tollo una scala, andò dentro per luminal e intinto, apri la porta o vene uno altro dentro, e all'e-rono la zovene e la menorono via; la qual fu trovala de fi 4 zorni moria in certa aqua di la Canda. ltem, uno altro caso seguilo in la terra, che uno fante di la compagnia di Crislofal Crivello dote uno schiopelo ad uno ciladin de lì, nominato......in la cossa, el qual poi do zorni morite. Et preso, di lui ha fato ju-sticia, et perchè per il processo si ha averlo fato a requisilion di altri, dimanda autorità di darli taja etc. Fu posto, per li Consejeri, darli autorità di proclamar chi acuserà li primi maltatori habino L. 500, con altre clausole, et sapendo chi sono, li possi poner in bando di terre e lochi, con taia e li beni confi-scadi. ltem, darli autorità di novo proclamar quelli è slà mandatarii dii secondo delieto, di terre e lochi bandizarli, con taja vivi L. 500, morti 300, et li beni siano confiscadi. Ave do di no, do non sincere, 142 di la parte. Fo loto una letera di sier Marin Zorzi do-tor, podestà di Padoa, di 27 dii presente. Come a dì C dii mese, a hore 5, fo impegolato la porta di uno dolor domino Juslo di Justi, e posto tavole con fuogo apresso, adeo subito se impiò ne la pegola, per il che la porla ardeva, e si lui con li soi non erano presti, si brusavano in casa; dimanda aulo-rilà darli taja. ltem, per una altra letera di 29, par babbi inlcso è slà Hironimo Cao di Lisia, qual ha voluto aver. Li parenti 1’ ha pregado indusii, e andò a soldo dii ducha di Ferara, et per lelere di Avogadori, persuaso a soprastar eie. Fu posto, per li Consieri, poner in exilio di terre e lochi dito Hironimo Cao di Lista, e confiscar li soi beni, con taia L. 1000 vivo et L. 500 morlo, e cussi li altri; debbi proclamar chi acuserà li malfaclori habino L. 500, ut in parte. Fu presa : 128, 2, 9. Da Spalato, di sier Marco Antonio da Ca- 188* nal conte et capitanio, date a dì 18. Come 300 pedoni et 150 cavalli di turchi eri veneno in quel