473 UDXXI, SETTEMBIiE. 474 crederlo. Scrive, il campo cesareo andò ad Ardcs, di persone 1500, e dentro vi era da 250 fanti, li quali con P ajulo dii capilanio di Bologna clic li mandò soccorso li, se defesc con occision di cesarei, con li qual è sia uno capilanio. Itcm, par che in mar uno capilanio di Ire nave francese habbia preso una nave di Anversa carga di martori e zibelini per valuta di ducati 50 milia, la qua! veniva. Itcm, questo capilanio di Bologna ha scrito a POrator, il re d’in-galtera feva armala per mandar in favor di P Impe-rador a (iiiesle marine. Questo reverendissimo Cardinal si ha doluto, dicendo non è vero che ’1 suo He si monstri nò per uno nè per Patirò; et par ditto capilanio scrivi li cesarei voriano occupar Tornai. Dii dito, date a dì 10. Eri se redusse la terza dieia, e li cesarei volseno Iezer do letere; una dii re Cristianissimo dì 19 Lujo scriveva al Papa, e una di monsignor di Lutrech scriveva al re Cristianissimo, qual è sta intercepte; qual però non fo lecle tutte ma solimi li capitoli, per dimonslrar il re Cristianissimo è sta il primo invasor, volendo far la liga 281 * col Papa, e confessa dar ajuto a Ruberlo di la Marchia. E il Gran canzelier galico rispose quelle lelerc è sta scritte poi la deffida li fece la Cesarea Maestà, et li cesarei disseno etiam la Signoria avia roto li capitoli eie. Hor il Cardinal disse tutti hanno rolo li capitoli; non parlemo di primi invasori etc. Scrive, lui Orator parlò dicendo le raxon di la Signoria nostra, et il Canzelier cesareo li rispose conira la Signoria nostra etc. ut in littcrìs. Hor la cossa fa messa a Zuoba. Si lien questo sia stà fato per diferir, aspetando li cesarei qualche lelera. Manda una lelera a la Signoria dii re d’Ingalterra. Si aiegra con il Doxe di la sua creatione; e domino Guielmo Pa-zeo regio secretarlo li ha scrito una letera, qual manda la copia, e li scrive dita lelera di la Signoria al He è sia mollo jejuna; etiam questo Cardinal ha-rìa voluto li fosse stà scrito a lui. Avisa, è nova Ardes esser stà preso da li cesarei etc. ut in litteris. La lettera dii Pasco, data in Gilfort, a dì primo Setembrio, latina, a V orator nostro Su-rian. Scrive la letera di la Signoria è sia molto jejuna, e non come si ha scrilo al He altre volte, et mancha il vale, e li secretarii veneti non voi dir valete eie.; però lui a boia col bolo la dila lelera. Dii dito orator Surian, date a dì 11. Ozi si ha redulo la quarta dieta, et è sia replicale le richieste, et dolutosi li oratori cesarei che il re Cristianissimo havia dà ajulo a Ruberlo di la Marchia, et l'ioranges so’ fiol lassù far zelile a Paris al He. 11 Gran canzelier galico li ha risposto fu fato questo conira il voler dii Re e senza sua saputa; qual inteso, fe’ proclamo niun vi andasse, sotto grandissime pene. Itcm, parlono di matrimonio eie. e dii regno di Navara in li capitoli havia termine mexi C a restituir a domino Henrico de Libret, qual però non ha raxon,el bisognava prima fusse visto leso’ raxon par il re Calolico come voi li capitoli concluse. Et li galici risposcno, sì il Gran canzelier come il Preseidente di Paris saviamente; et poi questo A* liense qua) è in loco dii Cardinal parloc; il qual Cardinal è amalato di febre da tre dì in quà, à aulo due parossismi e doman aspeta ¡1 terzo; et è stà rimessa a una altra dieta. Item, scrive aver ricevuto nostre di 23 el 24 dii passalo; exeguirà dille letere come possi parlar col Cardinal, qual dubita di esser atosc-gado, et teme il suo mal. Di sier Gasparo Contarmi orator aprcsso 282 la Cesarea Maestà, date a JBruxeles a dì 15 Septcmbrio. Come le zenle cesaree a campo a Me-xieres erano stà rebalude con occision di molti di ditto campo, Ira li qual dii eonle di Buxao, e uno altro nominato in le letere, ferido. 11 re Cristianissimo si dice esser a Troes in Zampagua con exercito non picolo. Non si parla di la partita del Re per campo, ma ben è preparali 300 cara per condur le robe di zentilhomeni dieno andar in campo. Scrive la nova di la presa di Ardes. Avisa esser zonli de lì do zentilhomeni vien per mar di Spagna, Ira li qual è il conte di Agilar. Dicono Toledo esser in gran confusion, e che la moglie fo dii conte Zuane di Boadiglia, qual fu preso dal Contestabele et lato decapitar, era ussita con 13 bandiere di fanti conira lo exercito dii Re, nel numero di le qual era una bandiera sopra la qual era dipinta lei dona con uno puto inzeno-cliioni davanti e il capo dii marito disteso, con letere che diceva il fiol e la maire, vendela et justitia ; sicliè la Casliglia è lulta sotlo sopra; con altri avisi ut in litteris. Dii dito, date a dì 16. Come è aviso di Cales, come erano stati con li oratori galici su dispulazion, e il Gran canzelier instava fusse per il Cardinal pro-nonziato il re Cristianissimo sia stà primo invasor, et che forsi sariano conze le cosse si non fusse le dificultà dii Papa; qual il Re non voi con dillo Papa acordarsi. Scrive, è lelere di domino Forando fra-delio di quella Maestà, rivocha la nova scrisse di la perdeda di Belgrado qual si lieti ancora, et lui havia preparato 20 milia fanti, el andava in ajulo di suo cognado re di Hongaria. Scrive P aviso dii prender di Ardes loco apresso Tornai, da le zeute cesaree.