15 MDXXI, LUGLIO. G A dì 18 dito. Spazoe uno a Roma con lettere, qual non fu lassato passar, undc andò a Gajeta dove era venuto il marchese di Pescara con fanti 700 per l’impresa di Zenoa. Et zerehalo dito homo..... suo, ma non li fo trovato le letere. Et scrive come le galìe armade con 500 fanti suso a di 18 partì di porto per san Zerman ctc. Scrive, lui Secretano spazò maestro Ziprian Morello rezente li frali.... con dite letere per Roma, e non si bareno aule. Scrive, come ha inteso il Papa è d’acordo con l’Impera-dor contra il Christianissimo re, et manda dita ar-mada a Zenoa a far rollar quella cita, capitano Biro-nimo Adorno, il qual in Gaeta monloc su dite galìe; et hanno una nave di bole 800, carga di monition e altro, qual va insieme con le zenle a dita impresa. Tamen se intende quel governador di Zenoa aver saputo tal inlelligentia di Adorni hanno in la città con Gateschi etc. et aver fato bone provision e aver in la lerra 400 cavalli et 700 fanti e non dubita eie. Lì a Fiorenza fanno zenle. Scrive, di qui si expedisse barche armate con monition etc. Le zenle d’arme cavalcano tutta via verso il Tronto. Si dice vanno a Bologna, capo don Antonio de Leva, che è per nome dii signor Prospero Colona, qual parte doman di qui. Dii dito, di ultimo Zugno. Come a di 26 parli don Antonio di Seur è vice locolenente de le zente d’arme è al Tronto, vien verso Bologna, vidclicet lanze .... Et a dì 27 partì don Antonio di Leva governador di le dile. Scrive, uno zenoese è venuto da lui a dirli di l’armata va per far voltar Zenoa, et aver letere di Zenoa di 15, come haveano inteso quello si tralava, et provedeva etc. Et inteso l’armata predila dia meter in terra a uno loco dito Caregnan apresso Zenoa, dove ha fanti 300 a quella custodia. Item, è venuto uno messo di ditta armata. Avisa questa esser arivata in cerio loco apresso Zenoa, e aver dato in lerra li fanti. Di sier Gasparo Contarmi orator nostro apresso la Cesarea Maestà, data a Bruxeles, a dì 19. Come zonse la Cesarea Maestà de lì, come scrisse. Poi lui Orator scrive coloqui auti col gran Canzelier, dal qual andoe per inquerir quella cossa di l’acordo si Irata col Papa, come scrisse. Qual li disse, che era venuto uno orator dii Re anglico prima, poi uno altro per far questo Re si compramela in Soa Maestà di le diflerentie l’ha con il re Cristianissimo, et che quella Maestà disse era contentissimo et li mandò lo assenso; et come il suo Re à esercito di lanze 4000 et 40 rnilia fanti, et non volendo il re Crisi¡anissimo la pace, li farà gajardamentela guerra. Di Spagna, è arisi per letere di 7 Zugno. 6 * Come quelle cosse sono aquetade. Etiam Toledo, dove era andato il Contestabile, el che quelle comunità si preparavano a la guerra contra il re Cristianissimo, da poi l’acquisto dii regno di Navara, et banano 2000 cavali et 12 milia fanti, capitano il dueba di Nazara. Et parlalo zercha l’andata di la Cesarea Maestà in Spagna, disse esso Gran Canzelier era forzo a Sua Maestà ad andarvi per recuperar le intrade di quel regno, che assa’ nulla ha auto, e scuo-der da chi ha scosso, con confiscarli li beni etiam di l’oro de India, che non ha auto alcuna parte, et scuoder da li delinquenti etc. Et quanto ad andar a parlar col re de Ingaltera, disse leniva di no; el nitrato in parlar di sguizari sono in Italia, disse il Papa averli falò sopraveder, e che la Maestà dii Re non partiva cussi presto de qui, et aspeta l’orator anglico si parli per Anglia per questi aselamenli, et dia ritornar; et volendo il re Cristianissimo compromettersi, il reverendissimo cardenal Eboracense passerà il mar, e questo Re se tirerà verso Guantes. Poi avisa il campo conira Ruberto di la Marchia è al solito, ne è seguito altro poi la impresa di quel ca-stelocon el fiol dii prefato Ruberto; si ha il re di Dazia, cugnato di questa Maestà dia venir qui a la corte a visitar questa Maestà. Dii ditto pur di 19, a li Cai, ivi. Come l’a-mico suo fo col nontio apostolico, volendo da lui inquerir altro, zercha quello scrisse per soe di 15 dii presente, dal qual nulla ha potuto aver, solum che’l nontio dii Papa sta di bona voja, et il ducheto di Milan, che era in Anversa, è zonto qui a la corte etc. Dii dito, di 22. Come havendo, quel suo amico doto slà col nontio pontificio, voluto inquerir qual cossa, dal qual ha inteso come il Papa voi meler nel Slado di Milan il duchelo, qual anderà insieme con dillo cardenal Sedunense, et spera haverà il favor de sguizari. Scrive, dito cardenal è stato col Re nel suo Consejo fino mezo zorno, che non è solito in -trarvi; scrive, dubitano questi il Papa non stia saldo, et per questo il nontio pontificio par stia suspeso nè è più aiegro come era prima. Dii dito, di 24. Come mo’ terzo zorno, ricevute nostre di 8 et 9, come quelli di Friuli non voi ubedir a li esecutoriali eie. unde andò subilo dal Gran canzelier lezendoli le letere, ringraliandolo da parte de la Signoria dii bon officio falò, el tamen in la relation dii clarissimo Cornelio, la Signoria ha inteso il favorir le cosse nostre, et esser venuto a 7 la conclusion di capitoli, pregando poi Soa Maestà volesse proveder perchè questi ministri non voleno