257 U0XXI, AGOSTO. 258 Dii Governador generai nostro, da Lonà, a dì 16. Scrive il suo venir li, et ba cavalchato la note per zonzervi per tempo. Non lauda esser levati cavali lizieri di passi; ma era buono monslrar di ob-viarli, et non potendo, come non hariano potuto, venir li cavali lizieri molestandoli, e questo saria sta bono perchè ha inteso era discordia tra loro, e forsi si havesseno visto resistcntia, non sariano venuti avanti. Scrive, poi che i sono passati pacientia. Lui ha manda le zenle verso Varola Gisa, et lui doman o poi partirà et adunate le zeute anderà a unirsi con Lutrech. Scrive aver inteso la custodia in Verona e lirexa lassata. Lauda; voria si facesse 500 cavali altri lizieri, e si facesse capo di parte domino Andrea da Birago, e lo lauda assai, ut in littcris. Dii dito, date ivi, a dì 17. Come ave letere di domino Costanzo in la materia di grixoni, li ha scri-to vadi a farli venir e li dagidanari come el scrive; perù si provedi di danari per la paga, acciò zonli i siano ge possi esser data. Scrive, si unirà con Lutrech et farà il ben eie. Di sier Hironimo da cha' da Pexaro prove-dador generai, date a Lonà, a dì 16 hore 2 di note. Come ozi a hore 19 scrisse di Peschiera. Poi zonto sier Polo Nani partilo di passi, veneno insieme li a Lonà et parlò col Governador era venuto li, e replica l’opinion dii Governador che haria voluto li nostri cavali lizieri fosseno sta a li passi eie., ut in 155* litteris. Scrive, ha trovato lì do conlestabeli zoè,.. .................e Cristofal di Vechii con li fanti loro, quali, non havendo auto danari, viveno a spese di vilani. Per tanto si provedi di danari. In questo mezo ha ordinalo farli dar alozamento. Ha scrilo a Verona di questo ctc. Dii dito, date a Lonà, a dì 17, hore 23. Come in la materia di grisoni. Come scrive el Nani, di fanti alemani passali sul manloan, ha inteso sono numero 8000, el che il conte Girardo era restà da drio. Scrive, li balestrieri di Troylo Pignalello el Baldis-sera Signoreli è venuti qui con diti soi capi. Dicono aver visti diti alemani, sono zercha 6000, bella fan-taria ma mal armali, et sono venuti ben bagnali da la gran pioza ebbeno nel venir quella nolte. 11 Pi-gnatelo era a Monzamban e il Signoreli dice eri fo a Valezo, parlò al capìlanìo Monleallo qual li disse erano 5500 tulli, e sono 13 bandiere. Dii dito, da Lonà, di 17 hore .... Come il Governador parli con le compagnie di zenle d’arnie aviate avanti e con sier Polo Nani p; r Caslegnedolo mia 10 di qui. Scrive aver auto aviso dal Capitanio dii Lago, per letere di ozi a hore 16, che diti fanti I Diarti di M. Sanuto. — Toni. XXXI. alemani passali non ha falò danno alcuno. Scrive, il Governador nostro voria più zente con lui, el dice aver mancho zente di la lisla ha auto eie. ut in litteris. Di Crema, di sier Andrea Foscolo podestà et capitanio, date a dì 16. Come manda una lettera di Lodi con alcune nove aule eie. Di Lodi, di domino Girardo da ca' da Mosto dotor, di 16, drigate al Podestà e capitanio di Crema. Come, per uno venuto di Piasenza, era di la compagnia di Hironimo Triulzi, ha inteso che havendo fallo quelli è in Piasenza Mercore cerio eore-rie verso i nimlci el scaramuzando, preseno uno spaglio!. Al Borgo San Doniti si ritrovava el signor Pa-lavisino, Signorili Visconte et.... di Bortolamio da Villachiara con altri foraussiti con cavali 600 e fanti 3000, et che il signor Prospero voleva, zonto fusse in campo il marchese di Pescara, levarsi et venir a la volta di Cremona. Et che in dila scaramuza non segui allro, ma ben per i minici erano slà presi li ca-riazi di monsignor di Paris, eh’è governador di Pavia. Scrive, è passato da Lodi 100 cavali di la Signoria, va trovar monsignor di Lulrech. Di Pergamo, di sier Zuan Vituri podestà e ) 56 vice capitanio, di 17 hore 24 da Codogno. Come, hessendo zonto de lì Hironimo Anzolelli vicecolate-ral, exorlandolo a venir a far la monstra a li sguizari conduti a stipendio nostro overo valesani et darli li danari, è andato el ha visto una scrilura sotloscrita di man di monsignor di Lulrech li lassa 10 per 100. Tamen quel capitanio ne lia una altra etiam sollo-scnta dal ditlo, li lassa 20 per 100, unde tal cossa l’ha lassala per indiscussa a esser decbiarila per dito Lutrech, et ha comenzato a far la monstra e darli danari ; ma è sopra zonla pioza grandissima, adeo lutto bagnato ha convenuto redursi lì a Codogno lino da malina; qual bonazato il tempo, esequirà a compir dila mostra. Da Milan, di Alvise Marin secretano, di 16 hore 24. Eri non scrisse. Lulrech li ha dimandà si ha auto risposta zercha l’unirse di eserciti. Li ha dito di no eie. Questa malina, a hore 12, sguizari bandiere 8 sono in ordinanza passali per la piazza dii Castello, el ussili di la terra vanno verso Wari-gnan. Sono bella fantaria, el molli di loro armali et molti non, perchè hanno de qui venduto le arme con dir, combalendo le arme li dariano fastìdio in dosso. Lulrech li ha dito, presente doni. Pomponio Triulzi, la Signoria sta tanto a risponder dì unirsi; la voi minar la impresa, non posso più, scriverò al He, dicendo aver auto lelere di Parma di so’ fradelo rnoiisi- 17