30 MDXXI, LUGLIO. 40 18 Serenissimo et Chnstianissimo Regi francorum. Prossimamente ne sono sii rese le letere che Vostra Maestà alli do del mese presente ne à scritto sopra il fato di questi movimenti di Lombardia, per le quale sì aflectuosamente quella ne ringratia de l’opera et ollìtii dal nostro canto prestali a favor del stato et cose soc; che in vero la forma del ringraeia-mcnto non solo gratissima ne è stata, ma etiam di sorte clic a noi pare haverne acresciuto novo obligo; et data non volgar cagione di ringratiar la Regia Celsitudine vostra di tanta sua Immanità. Impero-thè, quantunque la perpetua observanlia nostra verso lei non desiderasse action alcuna di gratie, pur ne siamo restati pieni di summo piacere legendo tal lettere et cordialmente quella ne ringratiamo ; pregando, et cian la riverente fiducia che ne conviene confortando Vostra Maestà, che sicome la fa et dice esser per fare, la voglia di presente presidiar il Stato et cose sue di qua talmente, dirumpendo et troncando questi primitivi moti hostili, che ogniuno conosca et senta la virtù et potenlia soa, et li pravi consigli et pensieri de’ perversi inimici soi, longo tempo forsi machinati, in breve spalio restino cussi vani, cum quiete et gloria de la Maestà Vostra, la qual rendasi più che certissima che noi di tutto quello che potemo et dovemo, in ogni evento, senza cxpelar di esserne chiamali, al consueto nostro saremo tanto pronti a beneficio di le cose sue quanto de le proprie nostre. Die 12 Lulii 1521. 19<* A dì 13, la matina, vene letere di Boma di l’Orator nostro, di 8, et fo risposta di le nostre scrite per Pregadi ; el sumario dirò poi. Di Napoli, dii secretano Dedo, dì... di la morte di Paulo Tolosa homo richissimo, et altre particularitS. Dii Governador seneral, da Chiari, di.. . Con alcuni sumari di le galie dii Papa e di Spagna fo a Zenoa,.qual è sta rebalute con occision di alcuni spagnoli, et dita armata era ritornata a Rapallo. Di sier Polo Nani capitano di Bergamo, di Chiari. Scrive ut supra, el di la compagnia dii Governador zeneral. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta per expedir l’orator di Ilongaria, col qual si è rimasi d’acordo videlicet dì darli ducati 3000 in contadi, (1) La carta 18 * è bianca. ducali 1000 in robe, el dii resto fin a la summa di ducati 20 milia farli una partida in bancho di darli fino anni do; et cussi fu presa di farla in bancho di sier Alvise Pisani procurator, al qual (o obligato certi depositi scoderà al tempo. Item fu preso, che Zuan Balista, qual depositò ducali... per Poficio sora la Camera de imprestedi, sia a atender a quelle scrilure a l’oficio di sora le Camere eie. In questa malina, verso nona, zonse in questa terra il reverendissimo cardenal Grimani, vien di Ceneda, fiol dii Serenissimo Principe, conira dii qual andò il Patriarcha nostro, altri episcopi, il nipote Pa-triareba di Aquileja et altri assa’ palrici. Et zonlo in lelicha, montoe in barca di sier Vicenzo suo fra-delo, arivoe a Sanla Maria Formosa in casa del padre, dove fu preparalo per soa signoria reverendissima, et ave tutto ozi assa’ visitazion, e a hore 22 andò a palazo, venuto zoso Consejo di X, ad alegrarsi con el Serenissimo suo padre. Questo Cardenal li ha mandalo arzenti per ducali ... milia e contadi come si dice ducati. . . milia. È da saper, il Principe voleva far Luni a dì 15 il pasto dii XLI et altri eletionari, et havia zà invi-dato, tamen sier Antonio Trun procurator, ozi in Consejo di X, lo persuase a remeterlo a questo Se-lembrio per li grandissimi caldi. Et cussi fu conlento, et si convene desvidar quelli erano slà invidali. A dì 14, Domenega fu falò la solenità di l’A-parizion di San Marco. Da Milan fo letere, dii Secretano nostro 19* Alvise Marin, di.. . Come era tornato il non-lio stato a sguizari per farne 6000, con risposta di averne 6000, et sono 20 milia si vorano, e che ’I canton di Zurich, al qual doveva venir il cardenal Sedunense per far sguizari per la Cesarea Maestà per meter il ducha di Bari nel Stato di Milan, par li havia scrito non venisse, perchè non li dariano sguizari conira la Cristianissima Maestà, ancora che con quella non havessino capitolato. Item scrive, che mandano 2000 fanti a Genoa e voleno veder di romper quelli spagnoli è sopra quelle galie dii Papa et spagnole venule per voltar quel Stato. Item, che fiorentini non manderano le so’ zente conira il re Cristianissimo per dubito non li fazi relenir l’aver di fiorentini in la Franza, eh’ è per gran summa. Item, par francesi a Milan habino messo man sopra li danari dovea aver il Papa per i sali Soa Maestà tuo’ da Zervia eie. Da poi vene sier Gasparo Malipiero dal Principe a tuor con li Consicri el fresco in la sua sala