19 MDXXI, LUGLIO. 20 gnoria noslra verso di lui, et cussi lui saria verso la Signoria nostra ; poi parloe di monsignor Poviol andò orator in Anglia, ritornalo a questa Maestà, et etiam di Porator di dito re di Anglia, che vene exortandolo a far compromesso con quella Maestà, di le diferentie l’ha con la Cesarea Maestà ; al qual hnvea risposo non voleva compromesso, ma quella Maestà, come compositor, ponzasse le differentie, perchè quella Maestà non ha differenza di compromettersi ; et che di le cose di Navara, monsignor Santa Colurnha, locolenente di monsignor di Sparo, era intrato in la Chastiglia, al qual havia scrito non procedesse più oltra; et che 4000 yspani lì vicini erano venuti nel suo campo a luor soldo, et che li oratori di sguizari, venivano a Soa Maestà, erano zontì a Berna. Scrive, à nove de lì, che volendo monsignor di Scut haver alcuni foraussiti erano in Itezo andati, lì era stà relenuto da quel governador et è stato a le man con le zente, ferito il conte Ale-xandro Triulzi ; tamcn monsignor di Lutrech ha auto di là nova e la tien secreta. Di le nove di Fiandra, poi preso per quelli di la Cesarea Maestà quel castelo di Ruberto di la Marchia, dove era il tìol nominato Janus, qual si rese salvo le persone, et ussito fu fato preson, et mandato in presoli a Nemors. Dii dito, di primo, date a Degiun e noià in le altre di 29. Par recevcsse le nostre letere dii Senato, zercha saria bon temporizar la liga trina, et remover quel capitolo, eh’è per aver Ferara, etiam a defension meter et non ad ofension : unde parlò al Re. Sua Maestà lodò il temporizar a concluderla, et che mai era per abandonar il ducha di Ferara, dicendo la Signoria è prudentissima, à visto ben, et vederà de inlerlenir la pratica col Papa. Hor per questa letera dito Orator scrive haver parlato con Madama, qual etiam lauda ut supra, et di capitoli conclusi con Plmperalor, disse era certissima di la fede di la Signoria etc. Poi parlò al Gran canze-lier. Etiam lui laudò il temporizar e concluder dila liga trina,videlicetM Orator babbi auto ilsinichà etc. Etiam parlò a monsignor l’Armirajo, qual disse è bon dar parole al Papa e lenirlo in tempo. Etiam parlò a monsignor di Lutrech, qual restò più sali-sfato di altri di la sincera fede di la Signoria nostra verso la Cristianissima Maestà, et li disse come il Papa voleva luor a suo soldo per capilanio di la chiesa el signor Marco Antonio Colona, qual mandò 8* a domandar licentia a questa Maestà di aconzarse, et Pavé; il qual è di Pordene di San Michiel, né farà cossa conlra li capitoli dii suo ordene eie. Scrive, Porator stato in Anglia, ritornato di qui, si lauda assai di Porator nostro Surian, fa bon oficio de lì per il re Cristianissimo. Scrive, ha inleso la elelion di sicr Francesco Donado el cavalier per suo suces-sor, et suplica sia expedilo presto aziò possi venir a repalriar: ha gote, dolor di fiancho et di stomaco. Scrive, questo nonlio pontificio è in loto amalato. Di Anglia, di sier Antonio Surian dotor et cavalier orator nostro, date a Londra, a dì 18 Zugno. Come, domino Guglielmo .... stalo orator di questo Re in Franza era ritornato. Riporla quella Maestà non voi far altro compromesso, solum in verbo regio promele star a quello dirà questa Maestà ; el Porator diire Cristianissimo, fo etiam dal Gtrdenal a parlarli di questo. Unde di novo si rimanda dito Guielmo in Franza, et etiam monsignor de Marignì, orator dii re Cristianissimo existente a-presso questo Re, va etiam lui in Franza per ultimar la conclusion dii compromesso, perchè si ha nove in la ducea di Lucemburg è gran zente dii re Cristianissimo adunale et cussi di la Cesarea Maestà, el voriano far indusie tra essi reali. Ma é do diflì-cultà: la prima che la Cristianissima Maestà non voi far altre indusie e star su la gran spesa el stà ; poi quando el sarà judichato per questa Maestà, di cer-teza averalo che la Cesarea Maestà vogli star con-tenlo? sicliè queste do differentie vede porta seco da pensar assai eie. Scrive et prega si provedi dii successor, aziò possi repalriar. Et compilo di lezer le dite letere per Alvise di Piero secretano, vene a lezer uno altro mazo Zuan Batista Ramusio secretano. Dii ducha di Ferara, date a Ferara a dì 3, scrite a missier Jacomo Thebaldeo suo orator di qui. Come era venuto a lui il suo secretano tien a Fiorenza, da parte dii reverendissimo Medici, a dirli che lui Ducha si voy far intender si ’I voi star neutra), o esser col Papa, overo col re Cristianissimo. Promelendoli, si ’1 voi esser col Papa, li farà aver do terre di le sue, sicome li havia dito lo arzi-vescovo di Capua, qual è secretano dii dillo carde-nal di Medici, però voy esser imperiai eie. Al qual ha fato la risposta da esser dita a la Signoria a bocha, el manda la copia, et etiam l’ha mandata in Franza, e scrive che per far questo voi la Signoria e per consequenle il re Cristianissimo, et debbi rin-graliar la Signoria de li avisi dati e farà provision ; ma bisogna la Signoria fazi lei. Ha auto aviso di cel le artelarie venule a Bologna, (rate di Faenza, ma non da conio; li spagnoli sono al Tronto, non è ancora mossi. Ma le zente dii Papa e di fiorentini 9