517 danari di San Marco ; fo termina fusse presa, el lollo il scrutinio, numero 10, zoè: sier Piero Boldù cao di X qu. sier Lunardo, sier Filippo Tran fo podestà a Bergamo, qu. sier Priamo, sier Alvise Badoer P a vogai] or di Comun, sier Domenego Con tari ni fo capilanio a Padoa, et tre non si provono : sier Lu-nardo Emo savio dii Conseio per esser di VII sora le aeque, sier Zuan Moro fo capilanio a Padoa per esser dii Conseio di X, sier Marco Minio fo savio dii Conseio per esser di VII sora le aque: et baiolati ninno pissoe. Iterimi fato uno altro scrutinio tolti sier Domenego Contarmi, sier Piero Boldù, sier Ferigo Renier, sier Alvise Badoer et sier Marco Foscari fo savio dii Conseio fo di sier Zuanne, qual ave 14 et 13, rimase, nè altro fu fato. Veneno zoso a bore 24. Fu preso, tulli li navili nostri subditi che ande-rano a cargar formenli debbano venir in questa città sodo pena di la vita. Ave: 15. Et sier Marco Cabriel consier, Bon e Bragadin, messe potesseno andar a Chioza. Ave : 10. Etimi in pena di confi-scation di soi beni, et sia publicata et manda a pu-blicar a Chioza eie. 169 Serenissime Principi et Excellenlissime Domine Domine colendissime. Siben per altre mie reverenter ho fallo intender alla Sublimità Vostra la indisposilione et egritudine nella qual tunc temporis mi alrovava, al presente con ogni submissione gli significo esser talmente mal conditionato debole et conquassato che utinam fosse in piacer del Onnipotente Dio che dir potesse allrimente, de modo che con verità gli dinoto, per tal causa le cose di questa sua cità patiscono non poco, et la iuslitia non ha il debito suo ; per tanto genuflexo quanto più posso gli suplico amore Dei la se degni far quella provisione qual si ricerca a tal bisogno in far far in mio locho come vuol ogni iuslitia et dover, et più per lo interesse di questa sua magnifica cità, et Vostra Serenità puoi esser certa che quando uno de li soi rectori è amalalo che alli jolti et tristi che hanno desiderio di far qualche sinistro effetto gli acresse il core et fanno molto pezo di quello haveano presuponesto, vedendo non esser chi gli casliga, et per quanto affetta a me quella poi esser certa quanto in ogni tempo senza rispetto alcuno della propria vita più volte nelle cose sue mi abbia operaio, per il che sii certa che quando al presente non fosse impedito, come io son, la serviria con lutto il core come è debito mio. 518 Per tanto iterum atque iterum gli suplico de special grafia che questa se degni far far quella più celere expeditione et provisione gli parerà a tal più che necessario bisogno, in mandar uno de qui, che a lei sapientissima parerà, a lai effecto che questa sua cità liabia il suo debito et de la iustitia conservatrice de ogni Stalo non patisca, perché certo et con verità la patisse ritrovandomi nel termine mi alrovo, et alla bona grnlia di quella humiliter et devote mi aricomando. Padme die 29 Julii 1553. Sottoscritta : Eiusdem Celsitudinis Vestrae Augii-stinus de Mula Paduae potestas. Die Urlio Augusti 1533 in Maiori Consilio Ser Johannes de Priolis, Ser Marcus Cabriel, Ser Johannes Franciscus Mauroceno, Ser Alovisius Dono, Ser Matheus Vi turi, Ser Laurencius Bragadeno, Consiliarii. • Da le lettere hora lette dii dilectissimo nobil nostro Agustín da Mula podestà di Padova questo Conseio ha inteso che, per causa di la grave infir-mità ne la qual se ritrova, la iustitia grandemente patisse, per il che, seguitano in quella cità diversi inconvenienti de mala qualità, et però de giorno in giorno seguiría, se non si devien a quella debita et presta provisión che ricerca un tanto bisogno : per tanto, essendo sta electo per il Conseio nostro di X et zonta il dilectissimo nobil nostro Marco Foscari proveditor zeneral in ditta cità e teritorio, è necessario darli con questo Conseio la debita auclorità per poter cum ¡1 mezo di la iustitia reprimer quelli che mal viveno, a laude dii signor Dio con honor dii Stato nostro et satisfation et pacifico viver de li habitanti in quella cità ; però L’anderà parte che per autorità di questo Conseio sii preso che gionto sarà ne la cità nostra di Padoa il sopraditto sier Marco Foscari proveditor zeneral, el qual è oblígalo et dice partir in termine de zorni 4 proximi, habbi rctiam ad restar vicepo- MDXXXIII, LUGLIO.