173 Iclere dii duca di Manica, come erano passa per il suo Slado fanti spagnoli 3200 elecli, che vanno ad alozar in reame, el poi disse il duca voleva andar a slar al Desanzan alcuni giorni per veder l’exilo di le cose di Monterà, perchè queli popoli non voleoo per alcun mo lo per loro signor il duca di Manloa inveslido per la Cesarea Maestà di quel Slado. Vene l’oralor dii duca di Ferara el porlo una letera dii suo............ In questa matina, in le do Quaranle Criminal el Civil vechia, per il Zanlani redute, parlò sier Piero Mocenigo fo avogador di Comun, in questo caso non volendo acelar le piezarie, li rispose sier Ale-xandro Basadona avocalo di presonieri. Andò la parte: 12 non sinceri, 31 di la parte, 34 di no ; itr.rum : 8 non sinceri, 29 di la parte, 39 di no ; si che resta le piezarie bone. Da poi disnar, fo Pregadi, el lelo soltim cinque Iclere sicome scriverò qui avanti ; el vene in Pregadi sier Daniel Renier, è di Zonla, qual è molli mexi zerca 10 che per egritudine non è stato. Fu posto, per sier Sebaslian Juslinian el cava-licr, savio dii Conseio, essendo sta preso dii 1529 el poi dii 1532, di fortificar Vicenza pagando ducati 9000 a l’anno, il terzo la Signoria nostra, il lerzo la lera et il clero, il terzo il lerilorio, el hessendo venuti a la Signoria nostra più volle ora-lori di la comunità di Vicenza el dii territorio, dicendo non poter portar tal carico, però sia preso: che a la cilà sia restituito la condanason el dale tanse al mexe, itc»i al tcritorio tanse . . . . el li 7 comuni pagino ducati 100 al mexe uon derogando a li soi privilegi. El sier Filippo Capello savio a Tera ferma voi dar a la tera le coudanason, et il clero di fora fazi con la lera, et a la tera li ducati 150, di 7 comuni dii lerilorio verameule darli laxe 200 al mexe di altri lerilori. El sier Pandolio Morexini savio dii Conseio el sier Francesco Soranzo savio a Tera ferma voleno dar a la tera le condanason et al lerilorio aleviarli di ducali 600 a l’anno, el li 7 comuni pagi in questo conto ducali 150 a l’anno non derogando i loro privilegi, el pagino separatamente in camera di Viccnza. El primo parloe per la sua opinion sier Pan-dolfo Morexini qua e là fin fè zonzer in la sua parte di aleviar il lerilorio di Vicenza di cavali 100 di laxe da esser queli posti in altri lerilori. Et parlò per la sua opinion sier Filipo Capello, exclamando molto che se dia prender la so parte. 174 El li rispose sier Francesco Soranzo el parlò ben, dicendo le tuxe in li feritori sono per cavali 5000, el dii 1517 fo |K>sli a pagar lire 4 soldi IO per cavalo, queli di brexana volseno slar su d..r alozamenlì, poi fato la paxe fo cassa cavali el reduli soltm su cavali 3900, vieti a restar laxe per cavali 1100 che questi non sono ma li lerilori aloza cavali over li pagano elè cresudi zerca per 40 cavuli tuxe, et fè lezer fede di Sebjslian di Paxe rasonato, la qual forsi sarà senta qui avanti. Et poi parloe sier Sebaslian Juslinian per la soa opinion con grande afleelion di vicentiui, facendo lezer li capitoli in aquisilion de Vicenza, doxe mis-sier Michiel Sten di l'anno 1305, che non si pel meler graveze eie., exorlaudo al prender la sua parte et non quele di altri proposte. Et sier Gasparo Mahpiero savio dii Conscio andò in renga, et parlò coulra Iute le parte, concludendo non è da fortificar Vicenza, dicendo : fortilichè Pa-doa, Treviso, Legnago, Verona, Urexa, i Orzinuovi, Crema dove è i danari a far tante cosse, però voi meler el messe di suspender prò nume la deliberatoli di fortificar Vicenza, el il Conscio sentiva tal opinion, el saria sla presa certissimo. Ma sier Lu-nardo Emo qual sente forldicar Viccnza, volendosi balolar queste qualro opinion, andò a la Signoria, dicendo ricordarsi che sier Simon Lio», è di Pregadi, fè diponcr a uno clic spagnoli dicevano la prima cossa vulcano far havendo guera con la Signoria saria di luor Vicenza, et hessendo necessario lezer dila scrilura al Conscio fo mandata a trovar, el dito domati si lezerà el comanda credenza di le disputatici! fate. Et licentialo Pregadi, restò Conseio di X con la Zonta, si che sier Antonio Surian cao di X vene ili Pregadi el senio al locho suo, et sier Polo Trivixan che fu fato vice cao scolò questa malina el hozi non. A dì 17. La malina. Fo telare di Zara di l’orator Contarmi, va a Constantinopoli, et dii baylo de............. Vene l’orator dii duca de Milan, per la dife-renlia zerca Oio, volendo il suo signor si decida per iudici el amichevolmente. Vene l’orator cesareo, per il qual fo mandalo a chiamar, el prima il Serenissimo li disse la parie di le arme, et solum 0 di soi polcsseno portar, però li desse in nota, disse non voler ni G ni alcun porli di soi armi el è ben falò a devedar che niun le porli, et poi ave audientia con li Cai di X, zerca UDXXXIII, MAGGIO.