193 MDXXXIIl, nobili el li nitri che rimasene» vivi. Come il successo rii luto il seguilo Vostra Serenità intenderà per le relatlone de alcuni che se hanno trovato presenti al luto et pni fono scampali, le qual incluse mandeno. El xuobj Sanlo da sera per la via de Contilo haves-scmo nova de esser sla sentito bombardar il golfo di l’Egina, et quela noie io provedilore con ogni celerilà ctim il resto ili le galle mi partii ila Napoli et andai a 38» quela volta, per strada inleso il caso, ma non di che sorta di navili armali erano sta prese dite galie, volsi andar a ¡¡crear lo ftiste, ma hessendo io il sabato Sanlo sopra San Zorzi de Albania, et havendo discoperto venir da la volta de Zia molle vele che era tutta l’armala dii Signor, indicai fusse la sua antivarda cl quella che hnvesse preso le nostre galie, et per diversi respetti cargandome dila armala adono mi ritrassi adrielo el tornai a Napoli, che se avesse potuto andar di longo come era lo intento mio andar a Zia el Tcrmenia trovava li corsari con le galie a Termenia che portavano la pre la, sicome ha verno inteso per fermo che lì erano, per la fregala che a <11 fi sparai a la volta di Cavo Collone per disco-verzer di la armata turchesca. Mi è sla referito, come quando le fusle remurchiarono le galie a Zia essa fregala era scesa in una vallegella 11 a Zia, et inleso tal caxo andò dal Permarin, el patron de la fregala, el avisolo di tal cosa, qual lo fece intender al capitanio di l’armada dii Signor, cl alora el spa-7.ò due fusle a diti corsari come ne la relation predila appar Questa fastidiosa nova avìserao con lacrime a li occhi, ma hessendo le cose dii combaler duhie quando oceorc qualche sinistro maxime per soperehielà de l’inimico el per la mala sorte che dispone le cose a suo modo, bisogna soporlar tal adversi casi con buon animo, sperando ne la divina Maestà che a la fine il Itilo puoi sortir miglior ef-feto. Essa armata zoè galle 28 el fusle 7 arivò in apresso el Castri il saltato Stinto a bona tiora, el io proveditor veni la sera qui a Napoli, la matina dì Pasqua consultassemo quello se dovea far, et mandassenio al capitanio di essa armala domino Antonio Spiera monaco et turziman nostro cl Francesco Spineli capo di provisionati, con contissimi di referir a Sua Magnificcntia in la materia dì essa galia quanto per la sua deposition sì vederi ; el qual capitanio rispose mostrando haver tal caxo a male et ne mandò uno arz direclivo alla excelsa Porla et uno mandalo amplìssimo di esser falò bona compagnia per la strada a chi porlarà esso arz. E dii tuto, per un ulaco va a Cnnstanlinopolì mandato hozi per esso magnifico capitanio, ne havemo dato maggio. 124 4 nolitia al magnifico baylo et dimano l’altro per messo a posta replicheremo et li manderemo il dito arz. Dita armada è ancora al Castri el femo farli ogni bona compagnia al possibile al soldo nostro. Ricevute, fino a lì 17. Per esser ritorna il messo, perchè le strade non sono sicure, havemo per lelcre dii Castri che l’armada turchesca si levò de 11 a li 15 et vene a le Spetie, et de lì eri mulina se partì el tolse la volta verso Zachonu, et per non haver il lempo troppo favorabile non pensamo che P habbi bora passalo el cavo Malio nè sapemo dove la sia arivaia. Dimane piacendo a Dio io proveditor mi leverò de qui et navicherò secondo il bisogno. A dì 14 Aprii. Andrea fiol di Zorzi Macussa albanese da Napoli fugilo di Parmala turchesca che se ritrova al Castri referisce come lui era con una nave de turchi a Constantinopoli quando fo armato questa armala, cl per meterla in ordine el Signor ha comandato che se togliano di Immetti dove se trovano, et cussi fo tolli di la nostra nave nui tre, et io fui uno et ne promìsse di pagarne ma non ne pagò niente, nè a mi nè ad altri, et se parli da Constantinopoli a uno Irato ‘2G vele zoè 94 galle el ‘2 fusle tutte del Signor. El nostro partir fu a la setimana dì quadragesima, non mi ricordo qual zorno venissemo a Galipoli, dove era in ordine 7 galie el 4 fusle et si parlissemo in lutto vele 32, non fo il zorno sboehasscmo il Slrelo et venissemo al Tenetlo, poi a Slalìmene dove se rompete una galia per mal governo, tamen fu scapolado ogni cosa et venissemo al Carisio et Ne-gropontc, poi a Zia, dove trovassemo do nave che andavano a Constantinopoli che disse esser vene-lianc, a le qual non fu falò dìspiazer, et il zuoba Sanlo fu visto da la nostra vardia veliiar (j fuste et 2 galie, cl nostro capitanio mandò fuora 3 fusle che per esser mar grosso niuna galia potè ussir, et la sera tornò solo la insta, el disse che queste fusle Itaveano preso do galie venìtiane, che non volse obedir et venir in porto, anzi ferite 2 de li soi homeni, et che loro andavano a la volta de Anatolia et le altre do fuste non è tornate. Se parlissemo poi de Zia el venuti qui al Castri, dove hessendo io andato in terra a far legne son scampale via, che ehi puoi scampar scampa, el da Constantinopoli in qua sono scampali più de 50 tra ehristiani et turchi, perchè tuli è per angaria 39 et siano mal volenliera in P armala. Dimandalo che se dice dove la dia andar et quel la fa al Castri disse si dice che la va a Coron, el la sta al Castri per aspelar le dite due fuste che non sono