PIO BONDIOLI delta a 35 chilometri a sud di Durazzo e dopo un percorso di 147 chilometri. A mezzogiorno dell’anfiteatro, oltre la gola in cui scorre il Devoli ricevendo l’affluente che nasce al di là del confine a est di Bilisht, abbiamo i massicci degli Opari e degli Skrapari, con la vetta massima dell’Ostrovica (m. 2370) e il displuvio fra la piana di Coriza e la vallata dell’alto Osum, barriera naturale fra l’Albania e la Macedonia ellenica. Il Devoli e l'Osum, nascono a poca distanza, si separano per girare intorno agli Skrapari, ma si raggiungono a 80 chilometri dalla costa, a settentrione di Berat, convogliando le acque che scendono dai fianchi del massiccio del Tomor (m. 2480), magnifica montagna visibile da tutti i punti dell’Albania centrale e meridionale. Sopratutto notevole è il Devoli per larghezza e volume di corrente. Nato sul Badarosh dei Gramos, forma il piccolo e poco profondo lago Maliq a settentrione della piana di Coriza; presso Gramshi riceve il Tomorica e, unitosi coll’Osum, prende il nome di Semeni che con larghi e pigri giri nella Musachia, dopo 252 chilometri dalle origini, sfocia nella parte meridionale della laguna di Kravasta. Con questi due ultimi fiumi le dorsali dei rilievi dell’Albania meridionale assumono un andamento trasversale da nord ovest a sud est. Tale la catena calcarea terziaria dei Malakastra fra il Semeni e l'estremo corso della Voiussa, e i Trébeshini tagliati dalla scoscesa e improvvisa frattura della gola di Kèlcyra a est di Tepeleni; tale la dorsale dei Ne-merka collegantesi al lontano Pindo, quella del Mal i Lunxheriès sulla destra del Drinos, il massiccio del Kurvelesh fra il Drinos e la Shushica, infine le aspre 30