PIO BONDIOLI raccoglie le acque della Metohija e quelle che calano dalla parte centrale del massiccio dello Sar Planina a sud di Prizren, entra in Albania a nord del massiccio del Koritnik e incontra ai suoi piedi il Drin Nero. Questo invece viene dal sud come emissario del lago di Qcrida da cui esce a Struga, scorre a oriente del confine albanese fino a Dibra ed entra in Albania scendendo l’ampia vallata di Péshkepija e nel territorio dei Luria. Da Kukés il Drin, apertasi la strada in una lunga e profonda forra sotto la barriera delle Alpi, attraversa il paese dei Ducagjini e sbocca nella paludosa piana di Zadrima, dividendosi un’altra volta fra la Drinassa che si getta a nord della Bojana (Buna) e il Drin vero che scende fino a Alessio (Lesh) per trovar pace nel mare. Le catene tra il Drin Bianco e il Drin Nero formano il baluardo orientale. Il confine taglia trasversalmente il Koritnik che si ricollega direttamente alla Sar Planina, con le vette massime del Djalica e Lu-més (m. 2535). Parallelo al Drin Nero si stende l’imponente catena Dèshat Korab, coi fianchi modellati nell’epoca glaciale e con la massima cima dell’Albania (m. 2764). A mezzogiorno del Drin si trova la regione meno conosciuta fino a pochi anni fa, intersecata da una complicata rete di corsi d’acqua ai piedi di montagne e colline calcaree ricche di foreste di pini che arricchiscono il paese di Ducagjini e dei Mirditi (capoluogo Oroshi), culminando nel massiccio del Mu-nela (m. 1980). Dal gruppo centrale dei monti di Tirana e precisamente dalla profonda intaccatura sul fianco settentrionale del Mal i Lopès (m. 2020) scende il fiume Mati che a non molta distanza dal mare raccoglie 28