ALBANIA tari — sopravvivono in molti punti della penisola balcanica e saltano fuori appena scoppia un conflitto di interessi delle consorterie a cui si appoggiano. 2. - Le bande albanesi sono anche un modo, ereditato dai vecchi governi, di partecipazione attiva alla politica della propria regione, sotto la direzione dei capi influenti, riconosciuti tali per discendenza da famiglie qualificate, per ricchezza e audacia. In ambienti di notevole sviluppo sociale la loro presenza costituirebbe un flagello se il miglior antidoto contro la loro formazione e azione non fossero precisamente 10 spirito di unità nazionale, l’amministrazione inflessibile della giustizia e la tutela rigorosa dell’ordine. Tolte le cause remote e vicine delle gelosie personali e delle ostilità di clan, stabilito un saldo regime, protette dalla legge e dai suoi rappresentanti la vita umana, la casa, le proprietà e la libera circolazione, 11 banditismo perde le sue ragioni di esistere e finisce tra i ricordi di epoche sorpassate. Non si deve dimenticare che esso ha avuto origine da un vivo senso di resistenza al giogo turco, e che le pagine più belle sono state scritte dai klefti e da coloro che si sono battuti per l’indipendenza dagli Osmani. Lo stesso va detto della famosa legge della vendetta, generalmente creduta un fenomeno di criminalità comune agli albanesi, una vecchia abitudine di accoltellarsi o fucilarsi a vicenda. E’ un punto che va precisato, tanto più che l’ungherese Nopcsa nella sua inchiesta ha fissato la media del 25 per cento delle morti violente, con un massimo del 42 per cento 119