ALBANIA quali Zogu era ormai passato staccandosi dai nazionalisti democratici di Fan Noli; la maggioranza era rafforzata dai nazionalisti indipendenti e dai « popolari » di Pandeli Evangjeli, ma non riuscivano a tenersi insieme le varie tendenze. Il 30 marzo 1924 Zogu cedeva il posto al Verlaci che formò un gabinetto conservatore. Ma l’uccisione del 20 aprile di Avnì Ru-stem fece precipitare la situazione. L’opposizione riunì un nuovo Parlamento a Valona sotto la direzione di Fan Noli; l’insurrezione guadagnò anche l’Albania settentrionale; il 10 giugno Tirana era nelle mani degli insorti. Il governo costituito dieci giorni prima da Ilias bey Vrioni fu rovesciato, Zogu con le sue bande si ritirò nel Mati e poi fuggì nella Jugoslavia. Il potere venne assunto dal prelato ortodosso, già ministro degli Esteri nel 1921. Ma pochi mesi dopo, con il palese aiuto del furbo Pasic, Zogu rientrava alla testa di bande militarmente inquadrate e guidate da ufficiali della riserva jugoslava, rovesciava il gabinetto e Fan Noli (che fuggì in Italia, poi a Vienna e in America), e si fece accogliere trionfalmente a Tirana il 24 dicembre. Il 22 gennaio 1925 una Assemblea nazionale modificava per la seconda volta la Costituzione di Lu-shnia e proclamava la Repubblica. Il 1° febbraio eleggeva Amhed bey Zog primo Presidente per sette anni. 2. - Le rivalità di quegli anni avevano messo sotto sopra non appena le popolazioni ma anche gli intellettuali albanesi che dall’estero seguivano gli avvenimenti e, secondo i gusti e le idee personali, mandavano aiuti o accoglievano profughi collaborando a mantenere il paese in preda a feroci discordie. Nè 131