CAPITOLO I - LA STORIA già per le persone della corte, rilevando appunto che scelerata furon detti i castra dove era morto Druso padre di Nerone (1); a me interessa collocare l’iscrizione fra le prove locali delle agitazioni e dei disordini di quegli anni fortunosi, o forse meglio della repressione del brigantaggio e dei disordini sopravvenuta con P insediarsi di Vespasiano (2). Per l’età di Tito, di Domiziano e di Nerva, siamo completamente sforniti di documenti che riguardino la storia di Aquileia e del suo territorio e siamo perciò costretti a semplici congetture (3); congetture per altro non difficili, perchè è evidente che se anche sotto Domiziano l’invasione di Decebalo al Danubio e le conseguenti sconfitte di Oppio Sabino e di Cornelio Fusco (4), non hanno rappresentato un pericolo diretto di invasione per il Friuli antico, devono tuttavia avere alquanto turbato la regolarità del traffico portuale e commerciale di tutto il distretto e devono avere ritardato o ostacolato non poco quella pacifica penetrazione mercantile e tecnica che da Aquileia appunto, più forse che da altri porti dell’Adriatico, aveva già cercato di avanzare anche al di là dei confini romani, nelle regioni Danubiane (5). Meno ancora sappiamo di un supposto bellum Suebicum sotto Nerva (6) e dobbiamo pertanto solo soffermarci sull’ attività di (1) Suet., Claud. 1 ; Pais, Italia antica, ricerche di storia e di geografia storica li, 401-404 (Una iscrizione sulle Alpi Giulie e sui confini orientali d’Italia). Contro il Pais vedi Sticotti loc. cit. (2) È incerto se si debba attribuire allo stesso periodo l’iscrizione Festschr. Hirschfeld 362 = Dessau 8507 pure Aquileiese, che ricorda un L. Atilius L l. Saturninas annor. XL. domo FI. Scarbantia interfec. a latro-nibus in Rtusis ; anche la località è incerta affatto ; cfr. Rh. Mus. 1904, 320. (3) Di questa età non abbiamo iscrizioni certe che si riferiscano agli imperatori, se si eccettui forse l’iscriz. Pais 176 = Arch. Tr. XIII, 1887, 193 n. 311 (trov. pr. Museo) che pare del tempo di Domiziano, ma che non reca indicazioni sicure in proposito; riferisco l’iscrizione riservandomi di ristudiare alcuni particolari nel capitolo che tratta della costituzione interna della città: quod praecepit vecti)gali amplia\to vias /[ieri pontes con\locari stat]uam equestr[em ponen]dam univer[si dee. cen]suer. ; un’altra iscrizione in onore di un ignoto imperatore è Pais 177 = Arch. Tr. XIII, 1887, 316 (trov. pr. Museo); cfr. anche IL. V, 860. (4) Cfr. Gsell, Domitien 202 e seg. ; per la bibliografia 'più recente vedi Paribeni, Optimus Princeps, Messina 1927, I, 116-17. (5) Tennev Frank, Storia economica di Roma, Firenze 1924, 219 e seg. (6) II libro citato or ora del Paribeni, Optimus Princeps, che ha — 42 —