CAPITOLO II - LA RELIGIONE se piuttosto adombri nella sua figura qualche divinità barbarica del luogo o di territori vicini (1). Il semplice epiteto di Augusta nulla ci dice in proposito, nè le varie identificazioni p. es. colla Abnoba o colla Arduinna celtica o colla Britomarti Dalmata o colla stessa Atargatis, il culto della quale è così diffuso nell’ impero, ci consentono per se stesse di giungere ad una sicura conclusione. Nè la presenza di liberti e di seviri fra gli adoratori Aquileiesi, e l’esclusione, probabilmente casuale, così di soldati, come di donne, è sufficiente prova che ci autorizzi a formulare proposte sicure: così la sua diffusione un po’ in tutto il territorio dell’ Italia superiore non ci dà molte indicazioni in proposito. Potrebbe giovare in proposito soltanto l’iscrizione inedita n. 7, se si riuscisse a stabilire senza esitazione chi è il numeri praestan-tìssimum ; disgraziatamente non è possibile fare alcuna identificazione sicura, potendo esso considerarsi come Apollo, oppure come un nume imperiale (2). Non meno importante sarebbe stabilire se la dea ebbe un tempio speciale ad Aquileia; potrebbe persuadercene non solo il mutilo cenno dell’ iscr. n. 1, ma anche la frequenza delle epigrafi, e l’allusione a Diana di un’iscrizione di Emona, posta in onore di un seviro Aquileiese da due suoi liberti (3), il che potrebbe dimostrare che la fama del culto Aquileiese esercitava il suo influsso sulle città vicine. In tale tempio, ove fosse esistito, si potrebbe pensare che venisse venerata anche quella dea (e potrebbe essere Diana stessa) che un’epigrafe nomina come Sotira Hecate (4), ed era simboleg giata col consueto cavallo (5) da un tale T. Caesernius, che è peraltro un Macedone (6), il che spiegherebbe anche la forma greca Sotira in vece e luogo della romana Sospita o Conserva-trix (7); caso del resto non molto frequente di culto di Ecate nelle regioni vicine ad Aquileia, ma che trova riscontro in una singola (1) Toutain, Cultes païens I, 320 e seg. (2) Cfr. anche IL. V, 7633: Numeri Dianae Augustae. (3) IL. Ili, 3836 (Emona): dedica a Diana Augusta da parte di liberti Eutyches e Perigenes, in memoriam T. Velli Onesimi VI viri et aug. Emonae, VI viri Aquileiae, aagustalis Parentii. (4) Pais 288 = MCC. XIX, 1893, 60 n. 37 = Arch. Tr. XV, 1889, 284 = Majonica, Guida 80 n. 129. (5) Preller, Or. Mythol. I, 4, 321 e seg.: AEM. V, 1881, 197; IL. Ili, 5119. (6) MCC. XIV, 1898, 171 ; IL. V, 865, 866. (7) PW„ 2a ser., V, 1219. — 126 —