INTRODUZIONE - CAP. II meno sicura è la derivazione Romana di Antoniano, Basiliano, Claudiano, Serviano, Paperiano, che nel Friuli ricordano forse altrettanti predi di signori Aquileiesi (1). Anche Y horreum Maro-nianum di una iscrizione inedita (2) di Aquileia, potrebbe alludere ad uno di quelli di cui parla Simmaco (3). All’infuori di questi e di alcuni altri nomi, che si pretende alludano, come in parte già abbiamo visto, a proposito di Marignane e come ancora vedremo a proposito di Bacchine, di Beligna e di Centenara, all’uso a cui talune località servivano o ad un tempio particolare che custodivano, l’onomastica locale non ci dà che il nome di Terzo, ad tertium lapidem, sulla via Julia Augusta (4), e, secondo taluno suppone, quello di Camarcio che alluderebbe ad un Campus Martius Aquileiese (5). Resta che accenniamo alle epigrafi funerarie che sono tanta e così caratteristica parte dei ricordi superstiti dell’agro Aquileiese ; gli scavi occasionali e qualche scavo sistematico hanno portato alla scoperta di non poche di queste epigrafi che provenivano dalle vie dell’agro ed erano allineate lungo di esse parecchie miglia lontano, anzi avremo occasione di ripetere che il loro numero rilevante e l’estensione delle necropoli molto lontano dalle mura della città sono non ultime prove indirette della numerosa popolazione Aquileiese. Tali tombe, che sotto il punto di vista stilistico hanno certi loro tratti caratteristici, che ogni giorno più gli studi vengono precisando, come i simboli di Attis, i leoni, il Gorgoneion, la cista, la piramide (6), potrebbero essere assai utili per ricostruire (1) L’osservazione era già nel Candido, Comm. trad. Tramezino, 17; cfr. Leicht, Breve storia del Friuli, Udine, 1923, 17 seg. (2) È nella I galleria ed è inedita. (3) Libr. IV, n. 68, 2 (= Moti. Qerm. Hist. VI, p. 122). (4) È il luogo probabilmente dell’uccisione di Massimo per opera di Valentiniano e di Teodosio; cfr. p. 79. (5) Altan, Aquil. 8 ; Czörnig, Das Land Qörz 151 ; castra extraurbani troverebbe il Pancini (Pag. Friul. X, 1897, 191) nell’iscrizione IL. V, 940, che nominerebbe una legione quae est prope Aemiliam, e precisamente a Chiastre (= castra) a 6 o 7 miglia da Aquileia ; degli hiberna Aquileiesi si ha menzione per l’età repubblicana solo nel 17Sa (Liv. XL1, 10, 1) quando consules Aquileiam in hiberna legiones reduxerunt, e al tempo delle guerre Galliche (Caes., de b. g. I, 10, 3) quando due legioni, svernarono circum Aquileiam. (6) Ne fa cenno il Majonica, Fundkarte 44-48 ; cfr. von Schneider, Drei röm. Städte, in Kunstgesch. Charakterbilder 1893, 28 e seg. ; Majonica, — cxxvi —