CAPITOLO I - LA STORIA sciute esigenze del lusso e della corte di Roma, richiamarono nel suo porto e nelle sue strade un traffico sempre più intenso. Prove del soggiorno di Tiberio ad Aquileia (1) dopo la sua assunzione dell’ impero non ne abbiamo ; sappiamo invece che vi si trattenne probabilmente come s’è detto al tempo del suo matrimonio con Giulia figlia di Augusto, e certamente vi fu o vi passò durante l’ultima guerra Pannonica del 6P, quando egli riportò la vittoria definitiva sopra i ribelli. Nè la tentata ribellione delle legioni della Pannonia del 14p fu di tale gravità da richiedere la presenza dell’ imperatore. Nessuna particolare vicenda toccò da vicino Aquileia anche durante l’impero di Caligola, di Claudio e di Nerone, nessuno dei quali conobbe probabilmente de visu nè la città nè la regione Aquileiese. La tranquillità che regnò durante questo periodo nei paesi danubiani e la sicurezza, anzi l’avanzata quasi pacifica del confine orientale (2) attenuarono sempre più nella città l’eco delle armi e probabilmente favorirono Io sviluppo del traffico del suo porto e delle sue strade; e dal mare quasi certamente approdarono fra la noncuranza dei contemporanei e l’oblio della tradizione posteriore anche i primi Cristiani (3), che nella fantasia e nella esaltazione di qualche secolo dopo furono imaginati attingere sotto la guida di uno speciale inviato di San Pietro, cioè di S. Marco, la spiaggia Aquileiese. Intorno a lui la tradizione accolse S. Ermagora e Fortunato e la serie delle quattro martiri aquileiesi che avrebbero avuto il supplizio durante la persecuzione neroniana, Eufemia, Dorotea, Tecla ed Erasma (4). Tracce epigrafiche e archeologiche degli imperatori di casa Giulia ad Aquileia ne abbiamo : alcune di esse ci conservano una (1) Dessau, Oesch. rom. Kaiserzeit II, 10 ; vi andò Druso, f. di Tiberio però con un corteo di pretoriani: Tac., Ann. I, 24. (2) Dessau, op. cit. Il, 210 seg.; neppure la rivolta di Furio Camillo Scriboniano nella Dalmazia ebbe seguito nella regione ; cfr. Dessau, op. cit. II, 140; risale al tempo di Claudio la costruzione della Via Claudia già tracciata nel 15a da Druso, dal Po al Danubio; vedi Miller, Itineraria Romana 280. (3) Per la discussione intorno al periodo delle origini del Cristianesimo Aquileiese e alla questione della missione di S. Marco in Aquileia, rimando all’ opera del Paschini, La chiesa Aquileiese e il periodo delle origini, Udine 1909; Cfr. anche Veliscio, Del protoapostolato di S. Marco Evangelista in Aquileia, Udine 1903. (4) Paschini, op cit. 44 seg. ; Lanzoni, Le diocesi d’Italia dalle origini al principio del secolo VII (= Studi e Testi 35, Faenza, 1927) 876 e seg. - 36 —