GIANO quanto semplici acquaioli, come esistevano in altri luoghi del mondo antico (1). La dea pertanto è quella medesima Feronia, probabilmente divinità etrusca che ebbe stanza illustre nel bosco di Capena ai piedi del Soratte (2), e che gli Etruschi stessi si può imaginare avessero diffuso anche nell’ Italia settentrionale tra le regioni da loro dominate o tra le finitime (3). Si tratta pertanto essenzialmente di una dea delle fonti come Giuturna, che raccoglieva intorno a sè coloro qui artificium aqua exercent (4) ; e ho scritto * dea delle fonti » perchè il fatto che gli aquatores, cioè gli acquaioli di tutte le fonti, si raccogliessero sotto la sua protezione mi persuade che essa oltre che presiedere probabilmente ad una speciale fontana, estendesse ¡1 suo predominio a tutte; e mi conferma nell’ipotesi il fatto che il suo sacerdote T. Kanius Januarius (perchè mi pare che si tratti proprio di un sacerdote specifico di questa dea) si occupava anche di altre fonti, p. es. della fonte di Beleno, come ci attesta un’epigrafe già nominata. Tale intervento sacerdotale potrebbe indicarci rapporti eventuali di culto tra Feronia e Beleno, che scoperte successive potrebbero meglio chiarire e presentarsi più strette e notevoli ; per ora basterà che ricordiamo che anche i cultori di Feronia, come quelli di Beleno pongono doni alla dea (iscr. n. 1) in memoria di parenti od amici (5). Altri rapporti di Feronia con divinità ad essa associate potrebbero venire chiariti o scoperti negli scavi successivi : fra essi mi parrebbe assai interessante vedere, se mai in territorio Aquileiese si potesse trovare un’epigrafe simile a quella che a Teurnia nel Norico accosta Feronia a Giano (6) (1) PW. 11, 311-313; cfr. Majonica, Festschrift Bentidorf 298. (2) Cfr. De Ruggiero, Diz. Epigr. Ili, 56-57 (Vaglieri). (3) Lo Steuding (Roscher, Lexicon I, 1478) suppone che da Aquileia il culto di questa dea sia giunto in Istria a Villa Nuova presso il Quieto, dove fu trovata un’ iscrizione votiva : IL. V, 412. (4) Serv., Aeri. XII, 139. (5) A titolo complementare rilevo che ad Aquileia il nome di Feronia è rappresentato in due casi certi come riferiti a donne del paese ; conosciamo pertanto una Pamphila Feronia (MCC. XIX, 1893, 58 n. 23) e una Feronia Libani lib(erta) (IL. V, 760); della gens Feronia in Aquileia è documento anche IL. V, 807. (6) IL. Ili, 13519 (corr. p. 2328 197) : Feroniae /ano f(ecit) Coninia v. s. I. m. — 139 —