ORO, ARGENTO, FERRO incisore di argento (1), operaio quindi di una di quelle officine Aquileiesi (2), da cui forse uscì la famosa patera d’argento ora ai Museo di Vienna che sarebbe stata eseguita fra il 50p e il 54p in onore di Claudio, o poco prima in onore di Germanico e che fu scavata appunto ad Aquileia (3). All’industria del ferro si riferiscono forse soltanto le menzioni dei numerosi fabri Aquileiesi, raccolti anche in collegio che, a quanto sembra, dovrebbe essere stato uno dei principali di Aquileia (4) ; vi appartennero i seguenti membri : anzitutto il patrono T. Caesernius Siatius Quinclius Macedo Quinctianus che alle numerose cariche di cui è insignito aggiunge quella di patrono del collegio dei fabbri Aquileiesi (5) ; 77. Claudius Astylus, figlio di un veterano della legione VII Claudia e dolabrarius del collegio dei fabbri; l’iscrizione ha annessa una figura in cui si rappresenta il defunto sotto forma di un giovano palliato con centone nella destra e dolabra nella sinistra ; anche la moglie sua è rappresentata con la stola e la corona, segno di particolare distinzione (6) ; egli apparterrebbe a quella partico- (1) Cfr. Quintil., II, 21, 10; cfr. Gummerus, in Klio XIV, 1915, 138-51. (2) Cfr. IL. V, 8122 10 ; 8122 13 ; 8125 „ 3, ecc. ; 8123 e ; il Rostovzeff, op. cit. 506 n. 23, vorrebbe pensare anche all’importanza degli oggetti di ferro agricoli di Aquileia e delle armi ; vedansi anche i pondera Aquileiesi IL. V, 1119 4 (= Dessau 8636), 5, 8, 7, 8, 9 che dovrebbero essere a Milano, ma che finora non sono riuscito a rintracciare nel Museo del Castello. (3) Cfr. Brunn, in Sitzb. Ak. München 1875, I, 17 e seg.; Mon. del-l’Istit. III, 4 ; Baumeister, Denkmäler fig. 1960 ; C. O. MOller, De Germanico Triptolemo in patera Aquileiensi caciaio, in Ann. Istit. XI, 78-84 ; Arneth, Die antiken Gold- und Silbermonumente tav. 5, 5a; Bernoui.li, Rom. Ikon. II, 236; v. Schneider, in Verìi. XLII Vers. deutsch. Philol. u. Schulmänner, Lpz. 1894, 297 ; Reinach, Rep. rei. II, 146, 1 ; Loewv, Ein röm. Kunstwerk, in Festschr. Strzygowski 1923, 182 e seg.; Rostovzeff, Soc. a. econ. history, 76-77 ; nel Museo di Aquileia però gli oggetti d’argento sono rari: cfr. Brusin, Guida 169 e seg. (4) Come è noto il collegio dei fabri fu segnalato in 75 città antiche ; cfr. Waltzing, op. cit. II, 149 e seg.; per il collegio de1 fabbri di Aquileia vedi anche Cuntz in fÖI. IX, 1906, 23-26. (5) Secondo IL. V, 866 : Ti. Caesernius Macedo Quinctianus presenta un dono al collegio dei fabbri ; IL. V, 865 — Dessau 1069 pare nomini lo stesso individuo patrono dei fabbri; questa seconda iscrizione fu integrata coll’aiuto della prima. (6) IL. V, 908 =-- Dessau 7246 ; cfr. Gummerus, Darstellungen aus dem Handwerk auf röm. Grab- und Votivsteinen in Jahrb. D. Arch. Inst. XXVIII, 1913, 93. — 311 —