AUGUSTALI 36 =.....Hermes [VI] vir — IL. V, 8395 (f. Ritter). 87 =.....Quartius, accen(sus) cos. — IL. V, 883 p. 1025; cfr. BJÒI. I, 1898, 133. 88 =.....]n Soterichus [VI v]ir Aquil. — MCC. XIX, 1893, 114 n. 7 (f. Pasqualis). 89 =.....Jtinius Trophimus Augustalis — IL. V, 1011. 90 =.....Janius [ Jmus [VI vi]r Aquil. — MCC. XIX, 1893, 114 n. 16. 91 =.....]atricius[ a]ugustal[ — IL. V, 8296. 92 =.....Jio C. I. — IL. V, 991. 93 =.....Jomitius — IL. V, 8290 (Monastero). 94 =.....] tus — IL. V, 8305 = Dess. 8240. 95 =.....]us T. I. — IL. V, 1018 (Monastero). 96 =.....VI v[iro?J — Pais 210 (Marignane). 97 =.....IIII[II vir Aug. — Pais 209 (f. Ritter). 98 = VI?] vir — Pais 1169 (f. Ritter). 99 = VI viri — almeno tre distribuiti in due iscr. inedite. Le osservazioni che si possono fare sulla lista che precede non debbono che limitarsi ad alcune constatazioni di fatto ; e anzitutto intorno alla qualità delle persone che sono investite di tale titolo : esse sono per più di un quarto sicuramente liberti ; non appartengono, salvo casi speciali, alle medesime famiglie, sicché in circa 80 casi studiabili sono rappresentate almeno 55 famiglie diverse. Questi dati sostanzialmente concordano con quanto fu già osservato in altre parti del mondo romano; nè il fatto che ci presentino una notevole prevalenza di nomi greci, ci può far ritenere per ragioni onomastiche che diremo, che ci sia fra essi prevalenza di individui di origine greca. Alla domanda se vi siano professioni o cariche che presentano più diretti rapporti coll’Augustalità Aquileiese, non possiamo rispondere in modo categorico, se non elencando le varie professioni e cariche nominate nelle epigrafi : un vestiurius tenuarius (n. 80), un infector (tintore) (n. 41), un decurione del collegio dei fabri (n. 57), un coactor argentarius (n. 9), e tre accensi consulis (nn. 18, 77, 87); noterò piuttosto tra i seviri Aquileiesi due beneficiati dello jus liberorum (nn. 10, 82), e seviri di altre città p. es. Este (20), Emona e Parenzo (n. 75), e anche un forestiero, un Fiorentino (n. 18). Più importante può essere considerare a quale divinità portino culto i seviri Aquileiesi, oltre s’intende Roma ed Augusto, di cui peraltro non è fatto mai cenno particolare ; tali divinità sono in — 183 —