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MDXXXIlt, APRILE.
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 d’oro di raso e di sopra un manto di raso cremexin con campanonì e il bavaro de armeimi con le eoe et la barelu di questa malina, con li oratori sopradilli, il primocerio, il Podaealaro arziepiscopo di Nkosia, lo episcopo di Baffo Pexaro, portò la spada sier Nicolò Zorzi qu. sier Antonio el cavalier va provedilor a ia Zefalonia, in damaschin cremexin di raso. Fo suo compagno sier Marco Zacaria el XL in veludo paonazo di dossi. Era questi procuratori in seda tutti : sier Jacomo Soranzo, sier Francesco Donado el cavalier, sier Andrea Jusli-nian, sier Lorenzo Juslinian, sier Andrea Lion el sier Marco da Molin ; el sier Lorenzo Bragadin consier era con una ve.<la di veludo cremexin solo, e uno manto damaschin cremexin fodrà di raso sopra, zolado su la spalla. Eravi etiam el cavalier di la Volpe el oltra li censori da 30 senatori ; solo 2 non vien in Pregadi : sier Vetor Morexini el sier Francesco Moroxiui el dolor, el erano in tuto da 30 veste di seda. Si vene a la predica in Chiesia che predicoe fra Gabriel da Piacenza che predica a li Servi di suo ordine et fé una bellissima predica molto grata a chi l’udite, el ai Servi questo ha grandissimo concorso di zenle.
•	Era con la Signoria solo un cavalier, sier Lodovico Falier, in veludo alto e basso el beebeto di fazoleto d’oro.
     Da poi si andò per terra con le cerimonie a ve-spero a San Zacaria iusta il solilo, el poi si montò in li piali el si vene per comodila dd Serenissimo a smontar a la riva dii palazo.
     Di Candía osi vidi «na lettera particular di sier Hironimo Corner, qu. sier Zorzi, di 2 Marzo, scrita a domino Zuan Jacomo Caroldo. Avisa nove bave per navili venuti di l’Arzipielazo, come quelli di Syo scriveno esser venuti olachi de 11 a luor boleri, remeri, calafaì eie., et hanno dito eh’ el signor havea comandi vada 10 zanzache su l’armata cli’el prepara a Costantinopoli 5 di la Gretia et 5 di la Natòlia con le sue zenle et 4000 ianizari, et ha-vevano scrilo 40 milia asapi da remo di la Gretia et altratanti di la Nalolia, et che aspetavano li a Syo 12 galle perchè aspetlaseno il capitanio zeneral con l’armata, el le altre galle dovevano ussir dii Strelo per andar a la guardia di Modon, tamen da Conslanlinopoli scriveno esser sfredile le cose per la venuta li de l’oralor dii re di Romani. Questo é quanto si ha di novo etc.
     A dì 14. Luni di Pasqua. La malina redulo
 il Collepio.....et li savi andono a consultar et
  volseno far gran Conseio el doman Pregadi.
   Noto. Sier Tomà Contariui va oralor al signor turco, qual era con la galia, smontoe e lo vidi in chiesia dì San Marco.
   Da poi disnar fo gran Conseio. Vene il Serenissimo, fato capitanio a Zara in luogo di sier Marco Antonio Gdbo non ha risposto a tempo, sier Cbri-stofal Canal fo di la Zonla qu. sier Zuanne, el qual fo capitanio a Padoa per deposito, el altre 8 voxe.
    Fu bulà il 1V.° sestier di la paga di marzo 1483 et vene per sorte il sestier di Ossoduro.
   Fu posto la gralia di uno Piero da Durazo qual dimanda atento li sol meriti el é vechio sia posto al pevere il primo vacante et è passà per tuli i consigli. Ave 621, 65, 18. Fu presa.
    Fu posto la gralia di Paulo Aguslini fo di Alvise dal Banco, debitor per perdeda de dadi di pagar dito prò’ et cavedal Montevechio ut tn gratia el è passà per tuli i consigli. Ave 838, 56, 2. Fu presa.
    Fu posto, per li consieri, la parte che pende, et questo é il terzo Conseio: che li zudexi per le carte presentì, el che poi compido l’oficio non babbi con-lumalia, come non solevano haver avanti la pai te
.....et ave .... et questo bastava perché lu
voi li cinque sexli, e al terzo conseio non si balota pur una volta nè si compula le non sincere, pur fo balotà la seconda volta : Ave.....
    Fu posto, per li consieri, dar licentia a sier Andrea Da Mosto podestà di Castelbaldo di poter venir in questa cilà per zorni 15 lassando in suo loco sier Francesco Querini. Fu presa. Ave 762, 116, 0.
    Nolo. In questa inalina in la scuola di San Zuan Evanzelista se reduseuo 18 da cà Badoer per far il prìor dì l’hospedal, el sier Zuan Badoer dolor et cavalier uno di 3 presidenti voleauo meter parte che ’I prior non fusse in vita el altro, ma quelli haveano fato la manca, che non forono numero 10 disseno non voler altro che la balolatiou dii prior con boletini, li qual 10 li haveano preparali, et li 8 visto questo si levorono e andorono via, et li altri elexeno sier Nicolò Badoer qu. sier Orso fradelo dii prior prima morto, qual é provedilor a la Juslìtia nuova, el ha mandalo 4 fie et ha . . . . . . et niun altri fo nominalo, el qual rimasto li fo dà le chiave di la caxa, butò il coroto dii fradelo, se vestì di paonazo el vene a Conscio. Questi 10 é a man destra el li 8 a man zanca tamen sono 9 Boi di soi fradelli che prelendeno balolar e la cosa non è ancora desisa, i quali banno vadagnà la facullà conditionada in Quarantia essendo in lite con dillo sier Nicolò suo barba, et etiam di questo priora li voleno far lite.