CAPITOLO V - L’INDUSTRIA E IL COMMERCIO invece ingegneri idraulici (1) e il De Ruggiero (2), seguendo la tradizione degli scrittori militari antichi (3), li suppose dalla radice del verbo aquari i rifornitori di acqua dell’esercito. Rimanendo pur ferma l’analogia con i rifornitori di acqua dell’esercito suppongo che essi siano gli addetti al rifornimento idrico della città ; tale rifornimento potrebbe essere avvenuto o col mezzo di speciali trasporti, avanti la costruzione dell’acquedotto o con lo scavo e la tutela dei pozzi locali, o, ad acquedotto compiuto, con la manutenzione e tutela dell’acquedotto stesso, con che verrebbero identificati con gli aquarii che si occupavano appunto della tutela degli acquedotti (4). Ad Aquileia gli aquatores ci sono noti per avere in comune il culto della dea Feronia, dea, come si è detto delle acque, e per avere pure in comune un ampio luogo di sepoltura nei pressi della Casa Bianca (piedi 40 X 70) ; due statue (5) che coronavano il monumento funebre si sono pure conservate insieme con due iscrizioni provenienti dalla medesima località (6) ; di esse una fissa l’estensione dell’area tombale nella misura detta (7), l’altra presenta una lista di aquatores non priva d’interesse anche agli effetti della determinazione della natura del sodalizio. Vi figurano parecchi membri della gens Kania già nota per altri titoli Aquileiesi, in primo luogo T. Kanius Januarius considerato già come sacerdos, offerente un voto a Feronia (8), o come sacerdos gratuitus (9) forse nel suo quarantesimo anno di sacerdozio o come privato donatore di voti alla Fonte o alle Fonti di Beleno (10); codesto T. Kanius Januarius (11) figura nella lista degli aquatores (1) Lapidi n. 14. (2) Diz. epigr. 1, 587. (3) P. es. Caes., Civ. 1, 73, 2; hisp. 21, 2; Liv., 22, 44, 2; v. Thes. I. I. s. v. (4) L’accostamento agli aquarii è dell’ Habel in PW. II, 313 ; cfr. PW. II, 311 ; analogamente il greco ùSpeunis è identificato dai glossatori con aquator; nella tarda Romanità aquarii = u8po