CAPITOLO VI - LA POPOLAZIONE E IL COSTUME quelle manifestazioni di carattere spirituale che fioriscono all’ombra dei sepolcri. L’età della morte, nei circa 300 esempi (1) che ci sono rimasti, raggiunge il suo massimo, nelle indicazioni superstiti, nel terzo anno di età, dà complessivamente una assai alta percentuale nei primi 7 anni di vita, poi decresce, per riprendere dai 15 ai 22 e poi dai 25 ai 27 ; quindi si afferma con alte percentuali ai 30, ai 40, ai 50 anni, quando cioè l’uso di indicare sommariamente l’età arrotondando le cifre per decine (2), fa apparire alcune annate particolarmente nefaste ; vorrei anche aggiungere che nella mortalità infantile, prevalgono i maschi sulle femmine, segno probabilmente che i riconosciuti e i più apprezzati erano i maschi, dai 15 ai 23 anni è invece alta ia percentuale delle femmine, per effetto probabilmente di decessi in seguito a gravidanze delle giovani spose (3). Esempi di longevità, abbiamo con decessi a 90 (4), a 93 (5), e un caso tipico a 110 anni (6), in cui è detto che un Moschas Eutych.es sacerdote morì saeculo excesso et prope vicennio ingresso (sic). Anche più interessante sarebbe l’indagine sopra le cause della morte : non ci resta che l’eco di qualche più grave e straordinaria occasione, non solo del soldato degli Stablesiani che morì in aqua Aquileiae (7), o di L. Atilius L. I. Saturninus di origine Pannonica che lasciò la vita in Rtusis (8), ma anche di un quindicenne C. Varius Arrianus ab amico deceptus (9) e di una Crysis ventenne, figlia di M. Aufustius M. f. Actiacus che è sulla stele funebre dichiarata occisa (10). Dei simboli funebri del rituale, restano ricordo nella foggia, e (1) Conservo la registrazione minuta di tutti i casi, ma credo inutile pubblicarli; le conclusioui qui indicate desumo da grafici esatti. (2) Questa abitudine di calcolare l’età individuale l’ho constatata in altra parte del mondo romano, in Egitto, vedi L’indicazione dell’et ì individuale nei documenti dell’Egitto greco-romano, in Rass. it. di lingue e lett. class. II, 1920, 317-25; Boldrini, Le dichiarazioni di età nei pap ri dell’Egitto romano, in Giorn. Econ. nov. 1929. (3) P. es. Pais 254; IL. V, 1025, 1121, 1250, 1389, 1620, 1636, 1647 ecc. (4) IL. V, 1652. (5) IL. V, 1709. (6) IL. V, 8294. (7) MCC. XIX, 1893, 117, n. 1. (8) Dess. 8507. (9) IL. V, 889. (10) IL. V, 890 ; cfr. poi Pais 356, dove si parla di dola. — 390 —