681 Di sier Bertuzi Contarmi capii ani o del galion, da Corfii, di 25 Avosto, ricevute ut supra. A di 16 me partii di! Zante el zonsi quesla malina qui et a l’alba aparse P armata dii Doria ; le nave restorono di fuora et le galie venero per questo canal. Scrive è stà trovà molte magagne in questo galion, sichè dì el noie si secca l’acqua ; questa invernada é bon farlo disarmar. Molli signori è venuti a vederlo, di questi hispani,et hanno disnalo con mi, Ira li qual Christoforin Doria, et sono restali satisfali et laudano mollo el vassello; beri sera il forzo de l'armata vene a vederlo per la gran fama l’ha, el ho inleso dal fiol dii viceré come vanno a Messina. Mi parse andar a visitar el principe, qual mi usò perfettissime parole. Ho Ilcenlià li do feraresi, iusta le lelere. Di sier Hironimo da Canal proveditor de V armada et sier Matio Barbarigo proveditor dii Zante, dal Zante a li 21 Avosto, ricevute ul supra. Le nostre fregate non è ancora tornale, unde mandassemo una barca a l’armada, el have-mo inteso esser stà amazà uno nostro da turchi et Ire presi, il che havemo fato intender questo al signor Zetal cadì di Palras, dolendosi di torli ne vien fati, et che l’operi dilli homeni siano relas-sadi. Dii ditto proveditor dii Zante, di 22, ricevute ul supra. Hozi a hore 21 e venuta qui l'armala dii Doria parlila di Coron, galle 26 el una fusta, con 2 over 3 fregate, et per le nave erano in porto fo salutala con l’arlellaria, et quella ne risalutò. Da poi mandai 4 primari de qui dal principe Doria a visitarlo et oferlr, ringraliò, et diman 11 manderò qualche refrescamenlo. El si ha inteso da uno capilanio Aponlo, qual smontò in terra, le nave esser andate di fuora via a la volta di Messina, con molte fameie et zente inutile suso, levale di Coron, et il governadòr don Hironimo di Mendoza el soldati fanti 2500, el haver messo in Coron viluarie per do anni, artellarie et munilion assai, el 8 over 10, capi, posti in Coron, di quelli venuti di la Morea, la qual dice zà era tuia sublevata. Dita armata starà doman qui, et il capilanio turco fo preso su le nave et 100 turchi vivi et 100 forono morii. Il capilanio ha promesso venir a Cblarenza et permutar li presoni testa per lesta. L’armata turchesca è reslà a Modon, nè de lì si parlira senza ordine dii Signor turco. Dice il campo si ritirò verso l’Andrusa, lassando farine, orzi et altro eie. Scrive haver ricevuto le nostre di ultimo lulo col Senalo a star neu-tral, cussi ha fato et farà. 68-2 Dii ditto, di 23, ricevute ut supra. L’ armata dii Doria a hore 6 si levò di qui. Ho mandalo a dir beri sera al principe il bravar ha falò il flambular di la Morea per II corone! reduli su quest’ ¡xola; dice i se doveriano levar, et li ha fato intender i vadino ad habltar a Corfù o a Otranto. Di sier Hironimo da Canal proveditor di V armada, da Boniza, a dì 25 Agosto, ricevute ut supra. A di 21 in zerca, hessendo al Zante, fu per la guardia discoperta 1’ armata cesarea di galia 27 et galeole 3, con alcune fregale, venir a quella volta ; et perchè feva star le galie senza meler scala in terra, m! leva! et veni di sora l’ixola di la Cefa-lonia, el visto l’armata era larga da mia solo 20 mandai sier Nicolò Bernardo sopracomito a congratularmi. Il qual hozi a mezozorno tornò el dice, ¡1 Doria Iiaveri! usà Immanissime parole dicendo : « direte a quel magnifico proveditor, lo son stalo sempre affecionatissimo de la illustrissima Signoria et sarò etiam fin che viva el comandandomi mi troverà prontissimo ». Dice poi haver poslo el soccorso in Coron, stara 20 milia formenlo, 700 boto de vin et altre viluarie el fanti 2000. El a hore 2 de zorno il dì seguente, vedendo dita armala venir verso di me, mi tirai sopra questa insula dii Zante, et la passò, et io la salutai con l’arlellarla et mi fo corisposo. Quella andò navegando verso Corfù, dove ha tolto refrescamenli, et hozi a hore 24 si levò per Casoppo. Scrive : ho trovato una nave con fomenti stara 2000 di Marin di Fiorlo, l’ho retenula per far blscoto, chè 2000 ducati ne bisogna di pan al mexe per queste 19 galie ho et per il galion, il qual fermento è di raxon di Piero Labia. Di Cipro, di sier Stefano Tiepolo proveditor zeneral, date apresso Nicos'ia a dì 4 et 5 Mazo, ricevute a dì 10 Septembrio. Come la peste in Famagosta lavora molto, per esser poverissima zente et praticano l’uno con l’altro, ma spero venendo sii caldi la cessarà. È morti da 5500, il forzo femene et putì. È venula la peste al conte Francesco dal Borgo contestabile. Son venuto qui appresso Nicosla in uno palazo, mi pur-garò, poi farò l’intrala in locotenenle. Son stato fin su le porte di Famagosta et parlato a quel magnifico capilanio domino Francesco Bernardo per suo conforto, qual si porta benissimo e lo lauda assai. Scrive manca in queste compagnie da 150 fanti, non voria si mandasse caporali nè capi di squadra, solum li fanti. Di biave è anala mediocre, chi dice poca. Da Lopsida in qua ho vislo belle « biave, e in alcuni lochi stesso ; la cavaleta fa danno MDXXXIII, SETTEMBRE.