VINO, FRUTTA, OLIO, GRANO luogo a prodotti granari alludono probabilmente le citazioni di horrea Aquileiesi quali troviamo in una lettera di Simmaco ad Eusignio (1) e in una iscrizione del Museo di Aquileia (2). Concludendo si può dire che l’agricoltura Aquileiese (3) dovette costituire senza dubbio una delle fonti di ricchezza per la città, tanto che alcuni prodotti agricoli di essa, come il vino e in parte il grano, raggiunsero larga fama e formarono oggetto di regolare o di straordinaria esportazione. Con questo non voglio asserire, come pare sia disposto a sostenere il Rostovtzeff (4), che l’apertura dei mercati del Danubio abbia essa stessa ed essa soltanto trasformato l’Italia Settentrionale in un paese agricolo. Chè al contrario a me pare che lo scopo agricolo sia sempre stato uno dei primi e e più essenziali di ogni occupazione territoriale e di ogni espansione del dominio di Roma nel mondo in ogni età della sua vita politica e della sua storia (5). L’industria ad Aquileia non pare che in generale abbia avuto carattere diverso da quello di ogni altro centro urbano dell’ Italia antica, cioè il carattere domestico o della piccola industria (6); solo forse alcune branche di attività industriale, come dirò tra poco, per esempio l’industria del ferro, possono avere avuto in Aquileia qualche più complessa organizzazione. Mentre nulla sappiamo per ora della organizzazione industriale Aquileiese nell’età (1) Libr. IV n. 68, 2 (Mon. Oerm. Hist. VI, 122): res autem, qua de agitur eiusmodi est: ante paucissimos menses ¡Ile a parente mea horrea in Aquileiensi sita et clarissimae feminae propter longinquitatem itineris incognita tenui mercede conduxit atque his ita abusus est ut parvo licet tempo ris isdem locis labem consulto intulisse dicatur. fiunc ubi saepe convenit ut conduzione deceder et, contempta hominis et interventu quorundam frequente r elusa est. Nane opis indiga geminum beneficium t'estri favoris exoptat, primo ut improbissimus inquilinus locorum detentione pellatur, dehinc ut habita deterioratae rei aestimaiione sumptum iustae instaurationis agnoscal. (2) Hó\rreum Maronian(um), è iscrizione inedita della I galleria del Museo ; Aquileia poi come horreum Romani Imperii è denominata in una medaglia di cui vedi BJÓI. II, 1889, 105 e seg.; il frumentarius forse militare (IL. V, 1640) e quindi indipendente ormai dalla diretta ingerenza in re frumentaria potrebbe, se si dovesse intendere la parola letteralmente, servire di elemento in appoggio alla tesi dell’importanza granaria di Aquileia. (3) Per strumenti agricoli del Museo vedi Brusin, Guida 200 n. 1. (4) Cfr. Rostovzeff, op. cit. 492 n. 16. (5) Cfr. W. E. Heitland, Agricola, A study of agriculture and rustie i-ife in thè Greco-roman world, Cambridge, 1921. (6) Cfr. Gummerus, in PW. IX, 1460. - 305 — Aqu. 20