INTRODUZIONE - CAP. II Ma volendo anche limitarci alla considerazione del materiale rimasto ad Aquileia e nei suol immediati dintorni, basterà citare il caso della dispersione del materiale di iscrizioni votive in onore del dio Beleno, materiale proveniente, come credo e dirò tra poco, da non più di due luoghi, il tempio alla Beligna, dove sorse poi l’abbazia di san Martino, e quello del fondo Rosin fra la Basilica e Monastero. Tali iscrizioni, oltre che provenire in numero notevole dalla Beligna (1), vengono da Belvedere (2), da Grado (3), dalla Barbana (4), ed a settentrione dalla chiesa di san Felice e Fortunato (5) o da quella di san Cosma (6) ora distrutta ; le epigrafi dell’altro tempio provengono oltre che dal fondo Rosin, dal ponte di Monastero (7) e da santo Stefano (8). Il problema topografico Aquileiese d’altra parte comprende questioni generali e questioni particolari, le prime riguardano l’assetto di tutta la regione che, come è noto, subì nei secoli radicali trasformazioni, le seconde si riferiscono al piano generale della città ed a particolari edifici di essa (9). Assai complessa è la questione che considera la trasformazione fluviale del Friuli meridionale e della idrologia di tutto l’Aquileiese (10), la modificazione del litorale e quindi dei rapporti tra i tiche verso regioni anche lontane avvenne assai spesso : cito il caso di Ravenna, intorno alla quale dà informazioni recenti in proposito C. Rìcci, Marmi Ravennati erratici, in Ausonia IV, 1909, 289; anche più notevole è l’esempio di Ostia romana; cfr. Paschetto, Ostia Colonia Romana, in Diss. Pont. Acc. Arch. s. II, voi. X, parte II, 1912, 485 e seg. (1) P. es. IL. V, 737, 739, 740, 742, 744, 746, 747, 8212. (2) IL. V, 733, 738, 753. (3) IL. V, 748. (4) IL. V, 751. (5) IL. V, 745. (6) IL. V, 741, 749. (7) IL. V, 993. (8) IL. V, 734. (9) Studi speciali sulla topografia romana della Venezia si erano avviati nel 1883 per parte della R. Deputazione Veneta di Storia Patria, senza risultati cospicui : cfr. Arch. Veneto XXV, 1883, 225-247 ; XXVII, 1884, 267-280; 481-490. (10) La bibliografia è assai copiosa in ogni tempo : De Rubeis, Dell’origine trad. Pancini, 81 e seg. ; Bertoli, Antich. Aquil. I, 10 e seg. ; Fistulario, Della geografia antica del Friuli, Udine 1775: Kandler in Oss. Triest. 1870 n. 168, p. 1359 ; Czòrnig, Das Land Gdrz 108-127 (cfr M. k. k. Geogr. Ges. 1869, 129-44, 193-95); P. de Bizzarro, Idrografia del Friuli orientale, Gorizia, 1904 ; cfr. poi Studi Goriziani VI. — lxxviii —