CAPITOLO II - LA RELIGIONE di un collegio dendrophororum (1) che senza dubbio avevano parte nel culto della Magna Mater (2). Con che il problema del culto Aquileiese della Magna Mater diviene sempre più interessante e complesso ed appare tanto più complesso, quando si ricordi che i culti originari d’Asia Minore, secondo le conclusioni del medesimo Toutain, sono piuttosto diffusi tra l’altro nella Dalmazia, nella Mesia Inferiore e nella Dacia, scarsissimi invece nella Rezia, nel Norico, nelle Pannonie, e nella Mesia Superiore (3). Non frequenti mi paiono anche nell’ Italia settentrionale, se pure diffusi soprattutto nei centri maggiori (4). A rendere più complessa ancora la questione interviene l’offerta epigrafica ad una terza divinità della terra : la Terra Mater, ricordata in una sola iscrizione (5) proveniente dalle Marignane, cioè da un luogo lontanissimo dalla Beligna e distinto da S. Stefano, offerta fatta questa volta non più da donne, ma da due uomini, forse figlio e padre e cioè : C. Baebius C. f. Pai. Antiochianus eq(uo) p(ublico) decurto) Aquil(eiensis) e C. Baebius Antiochus VI vir. Aquileiae. L’offerta è ex voto e la causale consiste nell’avere il dedicante, probabilmente il primo, conseguito lo jus IV liberorum. Che in occasione dell’aumento della famiglia e di conseguenti privilegi che venivano al capo di essa si potesse fare un’offerta di ringraziamento alla Terra madre e come a colei che presiedeva ad ogni procreazione, può essere pienamente giustificato e dava allora alla Terra madre la medesima funzione della Bona dea. Ma di queste e di altre divinità femminili della terra torneremo a trattare fra poco toccando di Aeracura come dea paredra di Dispater. L’associazione che viene fatta tra Diana e Silvano (6) in territori finitimi ad Aquileia, cioè p. es. nella Dalmazia, territori i culti dei quali possono avere influito su Aquileia, ci permette di ricordare (1) IL. V, 1012 (Fiumicello): il coll, è ricordato accanto al coll, cento-nariorum. (2) Cfr. De Ruogiero; Diz. Epigr. II, 1671 (Auriqemma). (3) Toutain, op. cit. II, 101. (4) Per es. vedi IL. V, 518-520 (Trieste); 5814, 5881 (Milano); 3438 (Verona); 4400 (Brescia); 6956 (Torino) ecc. (5) Pais 169 = Majonica, Guida 74 n. 61 = Arch. Tr. XIII, 1887, 199 n. 301 = Dessau 3952. (6) IL. Ili, 8483; cfr. 1154; XIII, 382, 5243, 6618; cfr. Toutain, Cultes pa'iens I, 265; Wissowa, Relig. d. Romer * 215. — 124 —