289 MDXXXIII. GIUGNO. 290 clic loro gionseno cl venere, et lui si parli il sabato. Che di Hongaria non si poleva venir se non con gran scoria, altramente erano morti et spoiati. Che l’armata dii serenissimo re di Romani se ritrova miglia 50 distante da Viena, et sono legni 32 mal in ordine, por quanto li ha dito uno raguseo che scampò, et che ogni zorno ne scampano. Che 1’ ha inteso da domino Piótro Paolo Vergerio nun-tio dii Pontefice, come in Augusta erano mirali un gran numero di luterani, più di 3 in 4000, li quali sono andati ne le chiesie et li hanno trato fuora le imagini et le hanno bruiate, et il medemo ha inteso per la terra, et che questo fanno perchè i voleno il concilio. Che una salta ha dato nel caslel di Graz et fo a mezo mazo, che ha brusalo lulle le robe che vi erano per fiorini 20 milia. Che fra pochi zor-ni, per quanto 1’ ha inteso da un cortesan dii serenissimo re di Romani, il vescovo di Lubiana dia venir qui a Venecia incognito. Di Spagna, di sier Marco Antonio Conta-rini orator, date in lìarzelona a dì 8 Mazo, ricevute a dì 9 Zugno, la sera. Terzo zorno vene a mi uno mazier di questa città con una pohza de citation, la qual diceva cusi : Intimar al noble signor embasador di la Senoria de Venecia, che io magnifico Judice et dotor dii reai Conseio, consente copia de una suplicatione data per li heredi dii qu. missier Zuan Ram Donzel, che sia provedido a risponder al terzo ili. Sottoscrita scrivali Aquilo et prò eo Bonaus notarius. Il che visto, mandai al comandador May vicecanzelier di Arangon persona 89* discreta, a dirli quelo me conseiava dovesse far, perchè nulla sapeva che risponder. EI qual mi mandò a dir vederia saper quello lusse. Et hozi mi è sopragionta una altra di tal inlimation, termine zor-ni 3 ; et intesi questa cosa fo cominziata al tempo era qui orator il magnifico domino Francesco Corner, nunc reverendissimo cardinal, et che domino Francesco Tolmezo dolor li fece una risposta et poi non segui altro fino al presente. La serenissima imperatrice, inteso la duchessa di Savoia sua sorella era in camin per venir de qui et esser gravida aprcsso li 8 mexi, terminò di mandarli conira do comare, mandandoli a dir clic la non sa qual mazor personazo inviarli conira che queste, et che lo cxercilio suol accelerar il parlo. Et ha ordinà che il contestabile di Castiglia archiepiscopo di Sa-ragoza et viceré dii regno con alcuni conti tl signori che li vadino conira, sichè questa Maestà non se partirà de qui se prima dilla duchessa non se l Diarii di M. Sakuto — Tom. £7111. apropinqui. Et le Corte sono sta prorogale a 10 dii futuro mexe et suspesc le feste et giostre. Si dice il Serenissimo re anglico pubtice haver sposa la nova moglie. Et de Italia si ha. le cose passano quiete, et io non ho alcun aviso, né sumarii. Et di lo aboccamento dii Papa col re Christiauissimo non si presta fedè Zonse qui li oratori di Moti-ferà, i quali non voleno per loro signor il duca di Mantoa per niun modo, monslrano privilegi! che Caxal et alit i lochi zà più tempo elessero uno de li antecessori di questo marchese per suo semplice capitanio, poi, per l'alTdion lì haveano, hanno lassa goder quel stato come signore, ma morendo, voleno la pristina libertà. Et di questo fanno grandissima instantia. Et il signor duca di Calabria procura che dona Julia di Aragon sua sorella, fo moglie dii marchese defunto, galdi in vita sua Casal con certi castelelti. Et qucli oratori di Mou-ferà di questo non si disconlentano. Eri cl hozi è stato de qui rumor grande fra qucli di la (era et quelli pochi soldati sono qui, et beri formio morti cinque tra soldati et terieri. La cuslion fu particular, ma vi concorse molta gente. Sopra-gionse le guardo et subito cessò et furono rete-liuti alcuni ; ma hozi che è domenica è stata mollo maior, cl durala quasi do hore ; et nel primo combater furono morti da tre, o, quatro di quelli de la terra, di modo che da le (aneslre et da ogni locho li soldati venivano cazati et come baluti, cl conveneno retirarsi sopra la piazuola di S. Francesco, qual è a la marina, et li farse forte con certa artellaria. Le galìe lulle venero con li speroni fino in terra in soccorso di soldati, trando de li archibusi con li quali fu morta una femina che era a una finestra et uno puto, et fugali tuli di la terra per paura di le artellarie. Corse tutta la guardia di Cesare, cl Sua Maestà etiam vene a una finestra di la serenissima imperatrice, qual é verso la marina, et fu sedalo il tumulto. Poi inteso el Principe dii rumor che fu per queli di la terra, Sua Maestà andò mollo in còlora di loro, et de li a do hore, poco inanzi notte, per evitar scandoli, ordinò che lutti li soldati, che sono zerca 300 montassero sopra le galie, é in questa spiaggia, el cussi si redusseno. Et poi é slà falò crida, pena la vita, niun porli arme, excepto la corte. A questo modo tutto è acquietalo. El li soldati quando dismontavano per bisogno loro venisseno senza arme, overo con uno baslonzcllo in mano. In questo rumor é stà morte persone 11 in tutto et molli feriti. Ho parlalo zerca il ducalo di Soia 19