INTRODUZIONE - CAP. II e dettero poi ricetto alla nuova fede (1); botteghe poi e case private e fattorie del contado completano il quadro degli edifici di Aquileia di cui abbiamo memoria. Il palatium imperiale che già i frequenti soggiorni degli imperatori ad Aquileia, da Augusto, in poi ci fanno supporre (2), riceve conferma di un panegirico di Massimiano a Costantino di ignoto autore (3), nel quale si descrive una imago ... in Aquileiensi palatio ad ipsum convivii posita aspectum, in cui era rappresentata la futura imperatrice Flavia Maxima Fausta, che offriva al giovane Costantino galeam auro gemmisque radiantem et primis pulchrae alitis eminentem come dono nuziale (4). Il Kandler (5) e il Grego-rutti (6) supposero che tale palazzo fosse presso l’angolo nord-ovest delle mura, nel tratto cioè delle Marignane che costeggia la via di Ponte Rosso e dove ancora si scorgono le caratteristiche del terreno archeologico ; indubbiamente, come già nota il Majonica (7), qui era un edificio importante, ma nulla ci autorizza a credere, e neppure la supposta vicinanza qui come a Roma del circo e dell’amfiteatro, che si tratti del palazzo imperiale. Recentemente la questione del palazzo imperiale fu risollevata a proposito del problema degli edifici su cui sorse la Basilica e trovò nel Gnirs l’assertore dell’ ipotesi che qui fosse il palazzo di Massimiano alla fine del III secolo, palazzo sul quale sarebbe poi sorto il palazzo patriarcale (8). (1) Di alcuni edifici è rimasto un ricordo troppo imperfetto perchè possiamo concludere in merito ; tale quello di cui è rimasto un epistilio a Villa Vicentina (IL. V, 969) con l’indicazione, che vi furono spesi ire la città e un privato 100000 sesterzi ; e quello di cui furono trovate tracce presso Monastero con un architrave iscritto col nome di Germanico (MCC. XXV, 1899, 171-72); e ancora l’edificio a cui appartenne un colossale fregio che fu trovato presso il luogo del Circo (IL. V, 8304); sono allusivi ad edifici forse monumentali di tal fatta le iscrizioni : IL. V, 968, 1022, 8298, 8317, 8978. (2) Vedasi cap. I pp. 33 e seg. (3) Paneg. lai. vet. -, 224 § 6; cfr. Seek, Gesch. Unterg. ani. Welt I2, 435. (4) Cfr. Fontanini, De corona ferrea, in Thes. Graevii IV, 2 p. 4 B. (5) Indagini sullo stato attuale dell’antica Aquileia 17-18. (6) Lapidi XI; cfr. AEM. I, 1877, 48 e seg. (7) Fundkarte 39; qui presso furono trovate due statue imperiali paludate MCC. XXV, 1899, 171-72. (8) Gnirs, Die Basilika in Aquileia, Bericht iiber die Gelegenheit der Restaurierungsarbeiten im J. 1914 beobachteten Fund, in MCC. XV, 1915, 59-68, 133-35. — CXII —