IMPORTANZA DI AQUILEIA NEL SEC. IIIP di questo imperatore al trono imperiale accanto a Cartagine, a Treviri, a Milano, ad Alessandria, a Tessalonica, a Corinto, e ad Atene, è anche Aquileia ; che se il senato poteva avere pensato ad Atene per la sua tradizione di coltura, certo mandò a quasi tutte le altre città qui nominate come a sedi importanti di quelle milizie o di quei funzionari di cui pareva dovesse maggiormente temere. Circa il medesimo tempo anche Ausonio include nella descrizione delle nobiles urbes sotto Settimio Aquileia : moenibus et porta celeberrima. Aquileia pertanto dopo la metà del sec. Ili appare in prima linea fra le maggiori città dell’ impero. Continuano intanto le operazioni di guerra e di difesa al fronte Danubiano, i trasporti di popoli, le piccole lotte fra competitori imperiali ; basti ricordare le imprese di Probo nell’ Illirico € nella Mesia e il trionfo di Caro, imperatore forse di famiglia Aquileiese (1), contro i Quadi. Fra tutte queste vicende richiama in particolare la nostra attenzione nei riguardi di Aquileia la breve lotta fra Carino e M. Aurelio Giuliano nel 284p, quando già le legioni Balcaniche avevano acclamato imperatore Diocleziano. Di questo M. Aurelio Giuliano le notizie che possediamo sono assai scarse : chè Carino lo uccise in campis Veronensibus (2) ; il fatto riferito da Aurelio Vittore che egli Venetos correctura ageret, farebbe supporre che egli fosse ad Aquileia; se non che il Mommsen con buone ragioni mette in dubbio questa sua funzione (3). Segue l’età di Diocleziano e dei suoi più immediati successori durante la quale, per chi ben consideri, gli avvenimenti politici furono tali da segnare una diminuzione piuttosto che un accresci- (1) Vopisc., Carus 4: Cari patria sic ambigue a plerisque proditur ut prae summa varietate dicere nequeam quae illa vera sit.... In ephemeride quadam legisse memini Carum Mediolanensem fuisse, sed avo jure Aqui-leiensis civitatis insertum; cfr. Schiller, Oeschichte rom. Kaiserzeit I, 882; De Ruggiero, Diz. Ep. II, 124; PW. VI, 2456. (2) Epit. de Caesar. 38, 6 : Sabitius fulianus itivadens imperium a Carino in campis Veronensibus occiditur ; Aur. Vict., Caes. 39,9: interim Carinus eorum quae acciderant certior spe facilius erumpentes motus seda-tum iri lllyricum propere Italiae circuitu petit. Ibi lulianum pulsa eius acie obtruncat. Namque is cum Venetos correctura ageret, Cari morte cognita, imperium avetis erigere adventanti hosti obviam processerai; cfr. PW. II, 2456. (3) Eph. epigr. I, 1872, 140; cfr. però PW. IV, 1652 e Klebs, Prosop. lmp. Rom. I, 209 n. 1267. — 65 — Aqu. 5