CAPITOLO I - LA STORIA quistatori e che avvicinerà anche per via di terra la nuova città alle altre città romane costiere di occidente, Strabone stesso dice (1) che la costruirono i Romani pochi anni dopo, nel 175p, nel secondo consolato di M. Emilio Lepido ; essa conduceva da Bologna « fino ad Aquileia presso le radici delle Alpi, girando le lagune » cioè per Hostilia e per Patavium (2). Ricordo della fondazione di Aquileia è la lapide (3), ricostituita ora nel Museo Aquileiese di due pezzi provenienti uno dalla raccolta del Catai e l’altro dalla contessa Orgian di Vicenza : scritta in caratteri di età repubblicana era forse destinata a piedestallo di statua di uno dei triumviri; essa dice: L. Maniius L. f. Acidinus triumvir Aquileiae coioniae deducundae. Caratteri d’età repubblicana, ma non necessariamente contemporanei alla fondazione della colonia ; ma piuttosto prodotto di onoranze postume ad uno dei più benemeriti fondatori o meglio opera di più tardi rinnovatori o abbellitori edilizi della città, che nel ricostruire o migliorare esteticamente qualche pubblico edificio, probabilmente nel foro stesso, amarono adornarlo delle statue dei fondatori. Una questione assai interessante connessa con la fondazione è quella che riguarda il nome della città (4) : mentre Livio non ne fa cenno, Giuliano (5) ed Eustazio (6) riportano la leggenda, che un’aquila volando da destra, mentre si tracciava il piano della (1) V, 217. (2) Cfr. De Sanctis, St. Rom. IV, 427. (3) IL. V, 873 = Majonica, Guida 40 n. 6 e fig. = Costantini, Guida 93 fig. 69. (4) Rimando per la storia della questione a Brusin, Il nome di Aquileia, in Forum Julii III, 1913, 72-75, 227-231 ; un cenno è pure in Costantini, Guida 6. Circa la grafia noto che negli autori leggiamo solitamente Aquileia (in greco ’Axu^ix), raramente Aquilea, e nei codici latini più recenti Aquilegia (una volta Avvilena errato) v. Thes. lat. s. v. ; nelle epigrafi generalmente il nome è abbreviato in Aq., Aqu., Aqul., Aquil. (quest’ultimo assai frequente) ; dove il nome compare completo è sempre Aquileia, p. es. IL. I, 1000; III, 2133, 4869, 5217, 8827, 10300, 10894; V, S89, 916, 930, 1009, 8212, 8249; VI, 2426; X, 6229; Pais, 169, 201; Arch. Tr. XXI, 1896, 344 n. 69 ; nelle epigrafi greche : 5AxuXv)ia IG. XIV, 2355. (5) Orat. Il, 72 A : tt] tcoXei oè às-òc, cpauiv, oìxi^ouevr] Ss^iò; Ex \iòi tTtxàiAEVo; tV aiiToù (6) Comm. Dion. Per. vs. 378: 7toXt; ... •?) ’AxuXyjÌa ... 7:apovo(ji.a£ous'v7) ÓCTÒ aÈTOÙ. — 16 —