CAPITOLO II - LA RELIGIONE Le rappresentazioni di Esculapio sono talvolta notevoli : segnalo anzitutto il busto diademato scoperto alla Beligna nel 1895 ed esposto nel museo (1), una statuetta con tracce dell’ omphalos e della serpe (2); e di Igea la parte inferiore di una statuetta con chitone, mantello e serpe (3), infine rappresentazioni di serpenti attorcigliati (4) e pochi altri residui (5). Per il fatto che i ritrovamenti delle iscrizioni di Esculapio e di Igea erano quasi tutti di una località verso il centro dell’antica città (fra i nn. 26, 57, 59 della Fundkartè), dove si trovò anche una galleria di colonne, il Majonica (6) suppose che qui esistesse un tempio di questi dei. D’altra parte il busto proveniente dalla Beligna potrebbe far pensare che anche là fosse un sacello del dio. Si ha in ogni modo l’impressione che il culto di Esculapio sia stato uno di quelli più diffusi ad Aquileia, anche a differenza di altre città dell’ Italia superiore (7), che ne sono quasi prive affatto, sicché è legittimo domandarci se esso abbia obbedito ad influssi forestieri. La risposta a tale domanda ci può essere datà, mi pare, dalla particolare importanza che ebbe il culto di Asclepio in Dalmazia, in Pannonia, e sopratutto in Dacia (8) dove ad Apu-lum specialmente era il maggior centro religioso del dio. Si noti anche come in Dacia, assai più che altrove, si manifesti la presenza di Igea accanto ad Esculapio (9), che è caso appunto assai comune ad Aquileia. (1) Majonica, Guida 84 n. 133; cfr. MCC. XXIII, 1897, 82 n. 11. (2) Majonica, Guida 54 n. 16 ; tra i marmi del Museo Civico di Venezia alcuni, che forse provengono da Aquileia, rappresentano Igea : cfr. DOtschke, Antike Bildwerke in Oberitalien V, 123 n. 310; 124 n. 313. (3) Majonica, Guida 54 n. 18. (4) BJÒI. XVII, 1914, 123 n. 109 pubblicato dall’Abramic in una relazione degli scavi di Petovio. (5) Cfr. p. es. Bertoli, Le antichità di Aquileia 53, 56-7, 59; tra i marmi del Museo Civico di Venezia alcuni, che forse provengono da Aquileia, rappresentano Asclepio : vedi DOtschke, op. cit. V, 28 n. 65 ; 73 n. 200 ; 131 n. 335. (6) Fundkartè 28. (7) Il culto di Esculapio nell’Italia superiore è rappresentato a Torino, nel Bellunese, a Pola; cfr. De Ruooiero, Diz. Epigr. I, 319 (Vaolieri); IL. V, 6, 2034-2036, 6970. (8) Toutain, Cultes pa'iens I, 331 ; De Ruggiero, Diz. Epigr. I, 318 (Vaglieri); Roscher, Lexicon I, 2786. (9) De Ruggiero, Diz. Epigr. I, 1064 (Marchetti) ; vedi del resto i’Esculapio ed Igea di Verona : DOtschke, Antike Bildwerke in Oberitalien IV n. 562. — 128 —