CAPITOLO II - LA RELIGIONE ciò tanto più facilmente mi induco a credere, in quanto le menzioni degli Dei Mani (1), nell’epigrafia Aquileiese sono assai meno numerose che non altrove, con esempio certamente interessante per fissare caratteristiche singolari alla religione di Aquileia in confronto con altre parti del mondo romano. Singolare è anche il culto Aquileiese delle Vires (2), dette anche Vires Augustae, e in una epigrafe si legge anche l’appello alla vis divina : 1 = IL. V, 837 p. 1025 = Dessau 3995 - Beligna ««■ Vi divinai, vi di- vinae ™ C. Vettius C. f. Gavolus. 2 = IL. V, 8247 - Marignane (?) ■» Viribus L. Antonius Herma v. s. 1. m. — rifatta poi così: Viribus «=> Festus Ursionis Aug. lib. ser,'vus) «■ ara(m) vot(ivam) rest(ituit). 3 = IL. V, 8248 = Pais 116 = Arch. Tr. XV, 1889, 283 - Marignane — Viribus Aug(ustis) “■ L. Terentius Hermes VI vir «*> fieri [iussit] [.....]*us. Anche qui siamo evidentemente dinanzi ad un culto soprattutto diffuso nell’Italia Superiore, perchè ne troviamo tracce quasi esclusivamente in tale regione (3) ; che se l’iscr. n. 1 fa pensare ad un concetto del divino che « va spiritualizzandosi e diventando panteistico » (4), è forse più probabile supporre che nel culto delle Vires, come le vediamo qui, siano piuttosto adombrate divinità locali, per noi di origine e di natura mal definibili (5); ad esse era dedicata un’ara e forse un tempietto per opera di liberti probabilmente, alcuni, di origine greca. (1) Ne ho contate circa un centinaio e sono relativamente poche in •confronto di quelle analoghe di altre località antiche: cfr. IL. V, 1113: D. M. et perpetaae se\curif\ati. (2) Bertoli, Le antichità di Aquileia 99 e seg. (3) Le ha raccolte recentemente (1925) il Keune in Roscher, Lexicon VI, 331 ; esse sono: IL. V, 5798 (= Dessau 3997 = De Marchi, Le epigrafi di Milano 16) Milano; V, 5648 (-= Dessau 3S71) Incino pr. Como; V, 4285 (= Dessau 3291) Gussago di Brescia; V, 2479 Este ; V, 1964 presso Oderzo; XI, 1162 (= Dessau 3870) Veleia. (4) De Marchi, op. cit. 18. (5) Se le nostre informazioni fossero più copiose, potremmo vedere se sia il caso di mettere in relazione le Vires col deus Aeternus, o con Mitra o con la Magna Mater e Attis. — 170 -