CAPITOLO V - L’ INDUSTRIA E IL COMMERCIO Si dovrà infine far luogo anche alla ipotesi avanzata da alcuni, che cioè la presenza constatata nel Norico e in generale nei paesi Danubiani di famiglie rappresentate anche ad Aquileia come esercenti il commercio dei minerali, sia una prova di più della importanza che Aquileia ebbe come centro di tale industria (1). Ed è prova indiscutibile della importanza « metallurgica » di Aquileia l’esistenza della zecca fondata qui nel 298 con tre distinte officine fino circa al sec. V (2). Sarà poi da comprendere sotto il nome generico di faber anche il carpentiere L. Cantius Acutus, sulla tomba del quale sono stati raffigurati un’ascia, una botte, una falce, una lima, una roncola e un’ altro arnese che può essere interpretato come una bipenne o come una croce (3). L’industria del laterizio e in generale del prodotto di terracotta dovette certamente tenere occupati di sè un numero rilevante degli abitanti della città o meglio dei suoi dintorni (4); che se le marche di fabbrica che possediamo in gran copia per Aquileia e per località anche lontane da essa potessero garantirci della esclusività dell’origine del prodotto, potremmo forse assai facilmente dimostrare che Aquileia era un grande centro per tale produzione, È appunto quanto ha creduto di poter fare per Aquileia il Gregorutti (5) nell’ esaminare anfore (6), lucerne (7), tegole (8) (1) Vedi H. Willers, Neue Untersuchungen iiber die rom. Bronzein-dustrìe voti Capua utid voti Niedergermanien, Hannover-Leipzig, 1907, 27; cfr. v. Domaszewski in Jahrb. Ku.nsth.ist. Samml. d. Allerh. Kaiserhauses XV, 1894, 121 n. 9; sono citati i Barbii in IL. Ili, 2141, 2979, 3846, 4156, 4400, 4461, 4805, 4815,4885, 5073, 5144, 5680, 8917, 9372, 11561/65, 11697, 12660, 12743, 14068; gli Statii in IL. V, 827; VI, 9663 = Dessau 7518; cfr. poi IL. Ili, 10936 e Dessau 8507 ; si ricordi il caso del negotiator Da-ciscus di IL. V, 1047 = Dessau 7526; dell’importanza dell’industria del ferro nell’Italia Superiore riferisce anche il Gummerus in PW. IX, 1525. (2) Cfr. lntrod. cap. II; e Brusin, Guida 189 e seg. (3) IL. V, 8356 (Beligna) ; la fotografia in Brusin, Guida 50 fig. 27 ; cfr. 239 n. 17. (4) Cfr. Concina, Del commercio2 8 e seg.; Brusin, Guida 201 e seg. (5) Gregorutti, Antichi vasi fittili in Arch. Tr. VI, 392; VII, 115, 221 ; XIII, 235-6 ; Le marche di fabbrica, ibid. XIV, 345 ; La figulina imperiale Pansiana di Aquileia e i prodotti fittili dell’Istria in Atti Mem. Stor. Patr. Istria II, 1886, 1-2. (6) IL. V, 8112 33, 44 a, 9i, 9?; 8114 37 ecc. ; 8115 9 ecc. ; Pais 1076 n. 2, 3, 6 ecc.; cfr. Brusin, Guida 94 n. 18-19. (7) IL. V, 8114 »ecc.; Pais 1079 n. 2, 13, 21 ecc.; cfr. Brusin, Guida 213 e seg. (8) IL. V, 8110; 8968 4 seg. ; Pais 1075 nn. 1, 3, 4, 7 ecc. — 316 —