CAPITOLO II - LA RELIGIONE cismo, così ad essi pare di dovere ascrivere l’introduzione e l’incremento di tale culto ad Aquileia, città appunto di mercanti e di soldati. S’aggiunga che la Pannonia, che tante e così importanti relazioni ebbe nei primi secoli dell’ impero con Aquileia, è uno dei principali centri militari di irradiazione del culto di Mitra (1), per mezzo delle legioni che soggiornarono a lungo in oriente, di quelle medesime legioni, p. es. della leg. XI Claudia (2), che ebbero sicuramente stanza anche ad Aquileia, come vedremo nel capitolo dedicato alle milizie. D’altra parte non c’è dubbio che anche ad Aquileia si rifletta l’ambiente cultuale delle industrie estrattive, soprattutto del No-rico (3), dove Mitra ebbe assai grande fortuna fra 1 dirigenti ed operai, milizia irregolare di una rude battaglia; e ad Aquileia appunto, come ho detto testé, appare un’ epigrafe Mitriaca in onore di un conductor della miniera del Norico. Anche qui invece la media borghesia e il sevirato, dovette essere, salvo eccezioni, piuttosto lontana da Mitra, e legata invece ad altri dei e ad altri culti. Nella serie delle divinità salutari venerate ad Aquileia vuole essere considerata anche Iside, tanto più che in città il suo culto pare notevolmente diffuso intorno ad un tempio dedicato ad essa e agli dei Egiziani. Tale centro principale dovette essere posto nel fondo Ritter. 11 culto di Iside ad Aquileia pare tutto concentrato intorno al tempio della dea posto forse non lontano dal Mitreo, nel fondo Ritter in un vigneto presso la « Roia del Mulino » contiguo a Monastero lungo la via Gemina ; tale è il risultato di scavi avvenuti in questo luogo in due tempi diversi, nel 1862 e nel 1876, quando cioè nella demolizione di una chiesuola del sec. XV vennero scoperte nel materiale di costruzione di essa parecchie epigrafi isiache od affini (4) : 1 = IL. V, 8223, cfr. Pais 65 - scavi 1862 isid(i) Aug(ustae) “■ C. C. V. (è forse il nome del donatore). (1) Toutain, op. cit. II, 174. (2) Toutain, op. cit. II, 173. (3) Toutain, op. cit. Il, 154. (4) Oreoorutti, Epigrafi p. Vili, e introd. al n. 21; Fundkartè 28; del culto Isiaco ad Aquileia già avevano trattato il Della Torre, op. cit. 114, e il Bertoli, op. cit. 43; 109. — 134 —