CAPITOLO I - LA STORIA contrando scarsa resistenza nelle provincie di confine, si riversano anche nel Friuli. I Quadi e i Marcomanni secondo Ammiano Marcellino (1) sarebbero pertanto discesi dalle Alpi Giulie, avrebbero assediato Aquileia, distrutto Opitergio. Se le fonti antiche di cui possiamo disporre fossero più autorevoli e più complete, noi avremmo modo probabilmente di tracciare con esattezza le vicende di quella prima invasione barbarica in territorio Aquileiese, che certamente ebbe gravi conseguenze per la vita della città (2). Alle poche parole di Dione Cassio o, meglio del suo epitomatore (3), danno qualche maggiore incremento due passi della Historia Augusta, uno più importante nella vita di M. Aurelio e l’altro in quella di Lucio Vero. Dopo avere affermato che il terrore per l’invasione dei Marcomanni era stato grandissimo anche in Roma (4), l’autore riferisce che i due imperatori erano usciti da Roma diretti verso i nemici ; e così giunsero, pare senza colpo ferire, fino ad Aquileia, perchè gli invasori atterriti di quanto avevano fatto, temendo ora la vendetta romana, parte si erano ritirati, parte offrivano ai Romani privilegi singolari, quale quello da parte dei Quadi di eleggere un nuovo re che fosse gradito agli imperatori. Un dissenso scoppia subito fra Marco Aurelio e Lucio Vero, volendo questi interrompere l’azione e trattenersi forse in Aquileia a godere gli agi della vita cittadina (5), desiderando l’altro di punire gli inva- (1) XXXIX, 6, 1 : Quadorum natio motu est excita repentino, pa.ru.rn nunc (cioè al t. di Ammiano Marcellino) formidanda, sed immensum quan-turn antehac bellatrix et potens, ut indicant perpetrata, quoniam raptim proclivia, obsessaque ab iisdem ac Marcomannis Aquileia, Opitergiumque excisum, et cruenta com ilura perceleri acta procinctu; vix resistente per-ruptis Alpibus Juhis principe serio, quem ante docuimus, Marco; invece Dìo Cass., LXXI, 3, parla del passaggio del Reno. Vedi anche Zon., XII, 2 e cfr. Mommsen, Oesamm. Schr, IV, 487-497 ; Seek, Unterg. d. ant. Welt.- I, 397, 571. (2) Una leggenda raccolta dal Caprin, Lagune di Grado, Trento 1890, 30, parla di un castello costruito a Grado da Aquileiesi fuggiti in questo anno per l’invasione dei Quadi. (3) LXXI, 3 : ■xoXk'A 8è xoù tXv u7tlp tòv 'PTjvov KeXtwv ueypt t% TtaXio? -qXaaxv, xoù TtoXXi eSpotTxv è; toÙ; 'Ptopixiou; Seiva; qui il Reno è scambiato col Danubio probabilmente. (4) M. Anton. 13. (5) Galeno (de praenot. 9), invitato quell’ inverno alla corte Aquileiese, lascia supporre che già vi fossero condizioni sanitarie poco buone; recentemente il Rostovzeff, The social and economie History of thè Roman — 46 —