INTRODUZIONE - CAP. I dalla melma e a risanarne così l’aria pestilenziale. Non è meraviglia pertanto se verso la fine del secolo si pubblicò il progetto concreto (1) per una nuova rinascita portuale di Aquileia, sull’esempio dell’ antica prosperità, progetto che solo forse gli avvenimenti politici sopravvenuti fecero per il momento dimenticare. Saranno anche da ricordare i continui ritrovamenti di epigrafi avvenuti fra il 1780 e la fine del secolo (2), e la cessione nel 1787 al conte Cassis Faraone dei beni del convento di Monastero e i primi approcci da parte sua per acquistare la collezione Bertoli (3)^ verso la fine del secolo seguiva anche la pubblicazione del libro del Filiasi, sopra i Veneti primi e secondi, che è una delle più serie e importanti intorno a quella che si può chiamare la preistoria Aquileiese (4). Tra le sillogi epigrafiche Aquileiesi di quel tempo sarà da ricordare ora quella di Gian Domenico Coleto (5), soprattutto perchè prelude e accompagna l’opera del Cortenovis. Di Angelo Maria Cortenovis, barnabita, scarsa è l’opera a stampa e si limita, per quanto riguarda Aquileia, ad un paio di opuscoli, di non grande valore (6) ; ma la Biblioteca Civica di di Aquileia come porto di mare in Per la resurrezione di Aquileia, in Studi Goriziani VI, 1928. Le facilitazioni del governo austriaco per la rinnovazione di Aquileia hanno la data 1762, 1766, 1766, 1775; cfr. De Streffleur V., in Osserv. Tr. 1861, pp. 321 e seg. (1) Riflessioni sopra il commercio antico e attuale stato d'Aquileia, Vienna, De Baumeister, 1786. (2) Alla Beligna nel 1780 (IL. V, 1630), nel 1790 (IL. V, 972), nel 1793 (IL. V, 1043); a Belvedere nel 1794 (IL. V, 1240); a S. Felice nel 1782 (IL. V, 1370), nel 1787 (IG. XIV, 2349), a Monastero nel 1783 (IL. V, 8292-23), nel 1787 (IL. V, 1091), nel 1788 (IL. V, 944, 8270), nel 1799 (IL. V, 7991, 794); presso la Basilica nel 1782 (IL. V, 1004); a Cervignano nel 1787 (IL. V, 978, 1040), nel 1798 (IL. V, 1427); a S. Valentino di Fiumicello nel 17S8 (Pais 192); e altrove (IL. V, 40* (considerata tuttora come falsa), 818, 863, 872, 1094, 1263, 1281, 1389); di questi ritrovamenti è l’eco in due ms. della biblioteca di Udine, uno del Rodari e uno del Pirona esaminati dal Mommsen, IL. V, 1, p. 81, n. XXIII. (3) Majonica, Guida 13. (4) G. Filiasi, Memorie storiche dei Veneti primi e secondi, Venezia, 1796; vedi L’Istria V, 1850, pp. 307, 309-311, 322. (5) Mommsen, IL. V, p. 81 n. XXI. (6) Sopra un'iscrizione greca di Aquileia, Diss. offerta a S. E. il signor card. St. Borgia da D. Angelo M. Cortenovis, Bassano 1792 (= IG. XIV, 2358) ; Sopra un bassorilievo di Costanzo e Giuliano, s. d. pp. 19 ; Lettera — xxxvi —