509 Qui avanti sarà la sopraserila proclama Irailuta in vulgar ad litieram. Di Franza, di V orator, da Lion, di 6, ricevute a dì 30 Lido, la matina. Scrive coloqui hauti con T orator cesareo, qual visitai, et mi disse iutlicava che il matrimonio di la nepote di! Papa non succederà nel duca di Orliens, per esser il secondo personagio de qui, et facilmente poiria esser re di Franza, et si ’1 seguirà, sarà la ruina dii Papa, el qua) se preparerà et se li faria un banchelo da Cesare et altri colegadi che non li piacerà perché l’haria fato un gran Iradimento, havendo dito et acertà voi far questo abocamento senza offesa de la pace et quiete de Dalia. Li dimandai si Cesare manderà a dillo abocamento qualche altro suo; rispose credeva di no, salvo 1’ oraior è col Papa et lui, el che ’1 non havia hauto altra commissione nova che star apresso il re. Li Ire personagi cesarei che venero per questa Maestà a dar a Cesare scudi 250 milia per resto dii suo rescato quando l’era prexon in Spagna et dete certe terre in Picardia in pegno per scudi 500 milia zoè ... ducali, et questa Maestà voria haver indriedo tanta parte di ditte terre, quanta la quantità de danari li ha dato per rala, ma il patto è che li danari siano restituiti tutti a un trailo. Et scrive, i! capitanio di la guardia di Cesare vene per soi negoci particulari, el le faciende pu-bliche, trateno il gran scudier et il maistro di caxa li quali sono partiti per andar dal re. Diman il duca di Norfolcli sarà col re Christianissimo qual è lige 15 lontano de qui. 11 gran maistro ha dato ordine a nui oratori che si vadi adretura a Nostra Donna de Più excepto 1’ orator anglo e! qual seguila Soa Maestà. Ho parlato con uno verleto di camera di Cesare, parti di Barzelona a li 2 de questo, mi ha ditto l’imperatrice era fuori di pericolo et stava quasi bene, lo abocamento di Niza certo si farà, dii matrimonio dii duca di Orliens nulla si parlava, et come era zonta lì a Barzelona una fusta veniva da * Coron et dava nova dii socorso datoli, et come Soa Maestà Cesarea havia spazà in posta el capitanio Aponte dal viceré di Napoli per far ogni provision in Coron, et si intendeva era intrà una galìa de lì et datoli soccorso. È nova l’oraior dii Turco vien a questa Maestà, era in Valenza zonto, et questa sera si ha esser in Viena, sichè doman sarà di qui. Dii ditto, di Nostra Donna depin, di 11, ricevute ut supra. Hessendo in camin da Lion per qui, a San Roberth intesi da l’osto che ’I zorno avanti, fo a li 8, alozò lì el capitanio San Blunchard el il capitanio Ricon con l’orator dii Turco et do 510 altri in cadena, quali vanno dal re. Dii coloquio dii duca di Norfoleh col re Chrislianissimo nulla se intende, perchè fo ordinalo nui oratori venissemo qui, zoè io et Forar a et Milan. Questo orator dii turco et Barbarossa sarà aldilo nui absente ; beri zonsc qui : el si dice il re Chrislianissimo sarà a dì 7, vederò de intender el avisarò. Di Trento, di Andrea Rosso secretarlo, di 28, Ime 15, ricevute a dì 30, in Pregadi. Hessendo de qui nova de importanza, mandatamela a dir hessendo a pranzo per il secrelario dii capitanio Castelalto: come havia hauto letere da Viena dii reverendissimo Cardinal di questo locho, come era zonto uno da Constantinopoli, portava la con-clusion di la bona et perpetua pace fata col Signor turco, et questa sarà bona occasion di mandar rno ambasador al serenissimo di Romani, et mando una lelera imita da Viena dii nontio pontifìcio, che mi scrive di questa pace conclusa. Magnifico come honorando fradelo. M’ havete tanto solicitato con tante letere che vi scriva di novo che io vi voglio satisfar di una optima nova el bona, la qual Mio onnipotente no ha pur fatto vedere per ben di la sua povera chri-stianità : la pace che si trata col Turco è conclusa totalmente; sta sera sono venule letere da Con-slanlinopoli de dì 2 di questo. Hessendo occupato a voler scriver a Roma, non ho tempo de scrivervi altro, son sano, et a li piaceri de vostra signoria a la qual mi ricomando. Di Viena, a li 22 di Luio 1533. Soltoscrita : Pietro Paolo Vlrgerio N. di nostro Signor. A tergo : Al magnifico cavalier inissier Andrea Rosso secrelario di la illustrissima Signoria di Ve-netia, come fratelo, in Trento. Proclamatione ordinata da la aitesa dii re col parer dii suo Consiglio, per la quale li sui J sugietti sono advertiti de schivar in alcuni casi li pericoli et pene dii statuto de la provision et dii premunito. Perchè il non legitimo matrimonio tra l’alleza dii re el la signora Catarina principessa, relita già moglie dii principe Arturo, per iuste vie et opinion MDXXXIII, luglio.