577 MDmm, ma non disse nulla al bassi). Di capitoli di rcnovar la pace, mi ha ditto non si parla più. Diman vederi» liaver audientia da Imbraim e altri bassa ma non potrò haverla fino a la fin di la settimana per esser occupato in certe noze, pastiza e sta in piaceri. For-menti vai 15 in 16 aspri il chilo senza altre spexe che importano assai, et li caldi ordeni potrano farli monlar. Di sier Piero Zen e sier Tomà Contar ini oratori, di 16 ricevute ut supra. De qui il morbo grande. Dubitemo di le galìe. Si fa provision, non se impazano, li mari è pieni di fuste et per terra il camin è più sicuro a la età nostra anche, forsi veni-remo per terra ; il mar in questi tempi boie di pirati. Scrive, Imbraim bassà ne hanno mandalo lettere, aule per via di Caslelnovo di 24 et 14 dii passalo, venute in zorni 19, ma le prime non le havcmo aule. Io Zen ho suplito a la mazor parte. Fi quanto a le do galìe prese, quel corsaro è seperalo e inimico di questo imperio : non si farà nulla, è bon proveder perchè tornerano a far danni. Zerca li capitoli havemo inteso quanto si scrive per lettera di 14, non mancaremodi ben conseiar, e molte lettere a tulli do drizate le vederemo et exequiremo. Da Roma, dii Venier orator nostro, di 9, fiore 18 ricevute adì 13 dito, poi disnar. Avanti eri fono lettere de Ingilterra come l’arzivescovo di Conlurbia havia fato sentenlia in favor di quel serenissimo re con prohibilion la regina Caterina non si nominasse più regina, et fato publìcar nel regno la non si nomini regina aziò quella non si possi diffender, et admonita la fiola non se impedisca. TJnde il Pontefice eri in concistoro fe lezer la lettera, dicendo esser cosa di molta importantia per honor di questa Sede et ordinò uno monitorio conira il re, dependente da l’altro fato sopra li atentati, aziò desista de simel atti ubedendo la sententia. Facendo molla resistentia il clero di Spagna di dar la mità di le intrate a Cesare, come li fu concesso essendo la cesarea maestà in Bologna, hanno mandato qui uno loro agente, instando el Pontefice voglia revocar la gratia predilla per esser contra li loro privilegi et Soa Santità vogli interceder con Cesare che si contenti, excusaudosi di uno era co-messo per scuoder, quel era seguilo. A l’incontro il contedi Fuentes orator cesareo obsta, el dichiari sia obedila la gratia. Il Papa voriaadalare sìèreduto a darli solun il quarto. Pretende il signor Pyro di Castel di Pera haver da Senesi raxon su quello fu de Fabio Petruzi per haver tolta la sua donna per moglie, el a Bologna Cesare contentò che 1’ havesse, et I Diarii di M. Sanuto. — Tom. LV1II. , LUGLIO, 578 era menato in longo da Senesi : con numero di fanti, col favor dii signor Ascanio Cotona andato verso Cesana cità de Senesi per prenderla e lenirla per soa cauzion, fu ribatulo, el qual stava alti confini, di che Senesi havendosi doluto con 1’ orator cesareo qui, par l’hahbi fallo una sentenlia in favor de ditto signor Pyro per comission hauta da Cesare, et Senesi hanno posto presidio in la cità. Dii Doria, et di le 19 galìe soe andorono contra il ludeo e di quelle vien di Spagna con don Alvaro nulla se intende. Sono lettere dì Trapano che ’I Zudeo ha sachizato uno grosso castello lì vicino dii tulio. Lo abocamenlo a Niza si continua la fama che ’1 sarà ; si aspella lettere di Pranza quanto a quella armata ; sono avisi in questi oratori anglici quali dicono che ’I duca di Norfolch, haulo 1’ aviso dì la sententia fo fata de qui, si era risolto a doversi partir e tornar in Anglia. F.ri passò de qui un genti-lomo ferrarese, va a Napoli per haver frumenti. Manda lettere dii capitatilo di le galìe 'nostre, di Fiandra et lettere a domino Pandolfo di la Caxa aule da Napoli. Dii dito, di 10, ricevute ul supra. Questa spazo per via de particulari. L’ orator cesareo mi mandò a dir per il suo secretario come havia avuto lettere dii 24 passalo da Messina del prìncipe Doria che scrivea al viceré come dava bon compimento a tutte le cose necessarie per armar galìe 17 benissimo a ordine e fornite di tulio, e che haveva apresso 5 gaiioni muniti ben de cose di guerra et zerca 20 nave, su le qual oltra el soccorso e fanlaria e grosso numero de artellerie haveva, et che ’1 sperava far qualche frutto ; staria 6 giorni lì per aspelar don Alvaro con le 19 galìe veniva di Spagna, et non venendo si parliria adì ultimo dii mexe lassando ordine che lo seguisse con diligenlia, perchè avìa aviso l’armala lurchesca si era rinforzata, et questo confirmava il viceré per lettere dii marchese di la Tripalda che l’armata turchesca era a li solili loci, et lo exercilo era alquanto ritrailo di Coron, el quelli di la terra gaiardamenle si portano aspettando soccorso. Sono ledere di 25 dii passalo di Spagna, di particulari, Cesare lenir in Monzon le Corte, et adì 18 l’imperatrice partì di Barzelona per Monzon et in viazo li soprazonse certa indisposilion, lige 7 lunlan di la città, et li medici dubitavano per non esser mollo gaiar-da. Per la morie dii marchese Joam Zorzi di Moriferà, vacò una abbatia in quel stalo, de inlrada scudi 7000, iuspatromtus di marchesi, et il pontefice la conferì al reverendissimo Medici, e il signor 37